Page 496 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             l’intero sistema difensivo tra la strada di Khalasa e l’Uadi Saba fu conquistato.
             Le truppe, a seguito di una marcia notturna di circa quaranta chilometri, arriva-
             rono la mattina del 31 ottobre nei pressi di Khasim Zanna, sulle colline situate a
             circa otto chilometri a est di Beersheba. Gli ottomani furono colti di sorpresa, i
             britannici avanzarono da est e da nord-est protetti sull’ala destra da un distacca-
             mento che aveva appena preso Bir es Sakaty, sulla strada per Hebron. I difenso-
             ri – comandati nuovamente da Kress von Kressenstein poiché von Falkenhayn
             aveva assunto la direzione delle operazioni militari in Mesopotamia – riuscirono
             a tenere Tel el Saba fino al pomeriggio inoltrato mentre i reparti attaccanti face-
             vano lenti progressi156. Al crepuscolo, il 4° e il 12° reggimento dell’australian
             Light Horse caricarono con successo i fanti turchi trincerati e sostenuti dall’arti-
             glieria austro-ungarica. Si trattò di una delle ultime cariche di cavalleria riuscite
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             della storia .
                Tra i turchi cinquecento vittime, duemila prigionieri e tredici cannoni persi.
             Beersheva e i suoi preziosi pozzi d’acqua erano conquistati dai britannici e il
             fianco destro ottomano veniva sfondato lasciando Gaza pericolosamente sco-
             perta su quel versante. Il completo successo di quest’operazione assicurava agli
             attaccanti discreti approvvigionamenti idrici. Allenby stabilì l’attacco su Gaza
             il 2 novembre. L’avanzata fu fulminea. Al contrario di quello italiano, il distac-
             camento francese non prendeva parte all’azione perché si considerava truppa da
             impiegare meramente nell’occupazione dei territori. Commentava D’Agostino:
             «Dicesi che siano stati gli ufficiali che si siano mostrati poco disposti a batter-
             si e il comandante abbia dovuto subire la loro pressione. Mi risulta però che
             le autorità militari francesi abbiano visto con rincrescimento il distaccamento
             italiano in azione, avendo sostenuto e sperato che per non creare differenze di
             apprezzamenti anche questo sarebbe rimasto nelle retrovie. Ciò ha dato luogo
             a molto parlare in Egitto, favorevole agli italiani. Se dovrà formarsi un corpo
             d’occupazione per Gerusalemme sarebbe mio intendimento far pratiche presso il
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             comando supremo perché il distaccamento vi prenda parte» .
                Allenby ordinò alla cavalleria di incalzare il nemico senza tregua nonostante
             la penuria di acqua e foraggio. L’obiettivo era di serrare verso il mare l’ala destra
             e raggiungere la stazione di raccordo il prima possibile per tagliare fuori l’eser-
             cito di Gerusalemme. La terza battaglia di Gaza si trasformava in rotta e inse-
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             guimento forzato . Ogni tentativo di resistenza – anche su trincee già preparate


             44  A. Battaglia, op. cit., pp. 147-149.
             45  AUSSME, E-3 Corpi di spedizione e di occupazione, b. 151, fasc. 11, Situazioni e disposizioni varie
                nelle forze alleate in Palestina (Dall’aprile 1917 al 10 luglio 1918).
             46  Ivi, fasc. 26, Relazione del generale E. Allenby, comandante in capo del Corpo di Spedizione in
                Palestina, relativa alle operazioni condotte dal 26/6/1917 al dicembre 1917. Si veda anche ivi, fasc.
                28, Telegrammi informativi dell’Addetto Militare al Cairo (dal 10/05/1917 al 25/03/1918).
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