Page 491 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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V SeSSione - il 1917: proSpettiVe del conflitto                     491



             Ogni soldato portava con sé due uniformi di tela, la mantellina o il pastrano e la
             coperta.
                Prima della partenza del treno, un bersagliere, Cafasso, rifiutò di salire a bor-
             do. Vista la presenza di un rimorchiatore della Regia Marina, D’Agostino lo
             consegnò al comandante con l’incarico di condurlo a Napoli, al deposito del 1°
             reggimento bersaglieri con l’accusa di reato contro la disciplina militare.
                Risolto l’imprevisto, le autorità straniere salutarono il comandante. Il convo-
             glio partì, si diresse verso sud e a El Kattara lasciò la ferrovia egiziana, attraversò
             il canale di Suez e prese la ferrovia militare giungendo a Rafah all’alba del 14.
             Scese dai vagoni, le truppe marciarono per due chilometri raggiungendo l’ac-
             campamento – posto su un’ondulazione del terreno – costituito da tende inglesi
             con capienza di dieci persone ciascuna .
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                Nel suo rapporto, scritto di pugno dopo l’arrivo, D’Agostino commenta me-
             sto:
                   «Raffa antico posto di confine è una località del tutto desertica. Sul bordo
                interno delle dune di sabbie mobili che corrono lungo il mare, a circa un’ora di
                marcia sulla costa, il terreno è lievemente ondulato, elevato in quella sul mare
                da 50 a 100 metri. Il fondo è sabbioso con qualche sterpo che forse in estate
                sparirà. Nessuna traccia d’acqua, solo qualche pozzo di acqua imbevibile per
                gli uomini fra le dune sono visibili [sic]. Il clima è caldissimo e soffocante nel
                mattino, si tempera un po’ col vento nel pomeriggio a volte è relativamente
                fresco nella notte nel complesso è un clima eccessivo, specie per la stagione e
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                per l’assoluta mancanza di ombra» .
                Oltre il distaccamento italiano, si trovavano in quella località il comando di
             difesa, tenuto dal generale comandante la 49  brigata di fanteria indiana di circa
                                                     A
             un migliaio di uomini, un parco aeroplani, due stazioni antiaeree, un parco genio,
             una riserva di munizioni, una brigata di cavalleria indiana, un battaglione del
             101° granatieri indiani, altri reparti inglesi e lungo la costa c’erano alcuni ac-
             campamenti di truppa a riposo. Il servizio di pattuglia era svolto dalla cavalleria
             indiana, quello di sorveglianza fu assegnato ai carabinieri. C’erano anche alcuni
             reparti francesi che, dopo la diffidenza iniziale – dovuta secondo la personale
             spiegazione di D’Agostino al complesso d’inferiorità – fraternizzarono con i ber-
             saglieri. I rapporti con gli altri contingenti erano buoni e i militari italiani furono
                                                                                 30
             invitati a partecipare a gare sportive in cui ebbero l’occasione di distinguersi .

             28  La compagnia bersaglieri, troppo numerosa, fu divisa in due piccole compagnie. AUSSME, E-3
                Corpi di spedizione e di occupazione, b. 151, fasc. 12, Distaccamento italiano di Palestina. Si
                veda anche Ivi, fasc. 13, Competenza giudiziaria circa i reati commessi da militari appartenenti al
                Distaccamento italiano in Palestina.
             29  Ibidem.
             30  Ivi, fasc. 21, Novità avvenute in Palestina fino al 15 luglio 1917.
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