Page 490 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             occasione di una festa sportiva, i bersaglieri furono invitati a intervenire con
             la propria fanfara ricevendo in cambio dalla colonia italiana rinfreschi e delle
             stuoie di paglia.
                Intanto D’Agostino riceveva i primi rapporti sulla disfatta britannica di Gaza
             e trasmetteva le sue lucide osservazioni. Lo scacco era grave ma era imminente
             una nuova offensiva che invece di investire frontalmente Gaza avrebbe mano-
             vrato sulla destra attaccando Beersheva. Si trattava di un’idea corretta dedotta
             dai lavori di costruzione di un nuovo tronco ferroviario verso quel centro. Era
             prossimo l’arrivo di due divisioni, una proveniente dall’Europa, l’altra dall’India
             ma queste informazioni non erano corrette, si trattava in realtà delle due brigate
                       A
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             montate, 7 e 8  (yeomanry) provenienti dalla Macedonia. In attesa del perfe-
             zionamento dei preparativi, le operazioni erano al momento pressoché sospese
             tranne qualche incursione della cavalleria sulle retrovie del nemico. Le truppe
             dell’Anzac erano definite dal comandante italiano poco disciplinate ma in com-
             penso combattive e determinate.
                All’inizio di giugno, al termine del ciclo di lezioni di tiro, giungeva notizia
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             della destinazione assegnata al distaccamento, Rafah . Il 4 giugno il generale
             Murray giunse dal Cairo a Porto Said appositamente per passare in rassegna i
             reparti italiani che per l’occasione furono disposti in linea di colonne e, inap-
             puntabili,  sfilarono  di  corsa  con  fanfara  venendo  pubblicamente  elogiate  dal
             comandante inglese . Murray notò favorevolmente l’equipaggiamento e s’inte-
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             resso molto delle casse di cottura che – notava il comandante italiano – avevano
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             destato la curiosità e l’apprezzamento di tutti i generali giunti in visita .
                In prossimità della partenza delle truppe, D’Agostino offrì il tè alle famiglie
             maggiorenti della colonia italiana, all’ammiraglio, al console e ad alcuni gene-
             rali francesi. Il giorno successivo il generale transalpino Bailloud, comandante
             delle truppe francesi in Egitto, ricambiò l’invito offrendo l’infuso in onore degli
             ufficiali italiani.
                L’11 giugno partirono per Rafah un ufficiale e un drappello di zappatori per
             impiantare il campo, il 13 alle 12.40 il distaccamento si preparava a partire dalla
             stazione per raggiungere il sito cui era stato assegnato. A Porto Said veniva la-
             sciata, in un magazzino messo a disposizione da un agente del Banco di Roma,
             la riserva delle cartucce di ottocentosettantamila unità mentre venivano traspor-
             tate a Rafah la riserva del vestiario con le divise di panno e i materiali sanitari.



             25  AUSSME, E-3 Corpi di spedizione e di occupazione, b. 151, fasc. 28, Telegrammi informativi
                dell’Addetto Militare al Cairo (dal 10/05/1917 al 25/03/1918).
             26  Ivi, fasc. 14, Sintesi di informazioni del Ministero della Guerra, Div. S.M. relative al distaccamento
                in Palestina riferentisi al giugno 1917.
             27  Ivi, fasc. 21, Varie relazioni e informazioni periodiche sul distaccamento in Palestina riguardanti
                la situazione politico-militare.
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