Page 515 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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Conclusioni.
Verso la guerra moderna
Gen. isp. Basilio Di MARtino
e il 1916 aveva visto affermarsi il concet-
S to della battaglia di materiali, e nel con-
tempo una schematizzazione sempre più rigida
dell’azione offensiva nel tentativo di superare
per questa via il problema del comando e con-
trollo sul campo di battaglia, il 1917 vide un’e-
voluzione tecnica e tattica degli eserciti che, nel
distaccarsi sempre più dalle soluzioni adottate
nella prima fase del conflitto in corso, anticipa-
va aspetti di conflitti di là da venire.
Sul fronte italiano l’anno si era chiuso con
le tre offensive d’autunno che vanno sotto il nome di “spallate carsiche”. Tra la
metà di settembre e i primi giorni di novembre queste si svilupparono secondo
uno schema comune, vale a dire con un poderoso bombardamento di prepara-
zione seguito dall’avanzata della fanteria, con l’intendimento però di sospende-
re l’azione non appena la resistenza si fosse irrigidita. Si trattava in altri termi-
ni di procedere utilizzando la potenza di fuoco nella speranza di risparmiare co-
sì i propri uomini, in linea con i procedimenti tattici già sperimentati da tedeschi
e francesi a Verdun e dai britannici sulla Somme, codificando in questa forma il
concetto di attacco metodico. Era una soluzione che sostituiva il fine dello sfon-
damento con quello del logoramento e non poteva quindi dare risultati decisivi,
sia perché le lunghe preparazioni d’artiglieria annullavano la possibilità di otte-
nere la sorpresa, sia perché lo stesso carattere metodico delle operazioni limitava
fortemente la possibilità di sfruttare un eventuale successo.
Lo sviluppo dell’azione nel corso delle offensive autunnali confermò il sus-
sistere di un problema di collegamento tra comandi e truppe al quale inutilmen-
te si era cercato di dare soluzione, sul fronte italiano come sugli altri fronti. Gli
sviluppi nel campo delle comunicazioni a lunga distanza, comunque impernia-
te sul telegrafo e sul telefono con un contributo importante ma ancora limitato
della radio, non potevano avere sul campo di battaglia lo stesso effetto dei ben
più significativi passi in avanti compiuti nello stesso periodo nel settore degli ar-
mamenti. Quanto la meccanica, la metallurgia e la chimica avevano messo a di-
sposizione degli eserciti nell’arco di quarant’anni aveva esaltato la “desertifica-