Page 90 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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90 il 1917. l’anno della svolta
che si dimostra disposto a sacrificare interessi primari dell’alleato.
Le vicende del 1917 hanno giocato un ruolo di primo piano nella definizione
dell’immagine della nuova Austria all’indomani della guerra: i tentativi di rag-
giungere la pace rappresentavano la prova tangibile che l’Austria non era stata
partecipe del disegno espansionistico tedesco. Passavano in ombra i programmi
espansivi dello stato maggiore austriaco e i programmi di espansione nei Balcani
(e non solo).
Tale immagine stereotipata, funzionale al nazionalismo della prima repubbli-
ca austriaca, sarebbe risultata ancora più utile alla seconda repubblica austriaca
nata nel 1945. Nel dibattito storiografico del secondo dopoguerra gli storici au-
striaci hanno sempre valorizzato il passaggio del 1917, perché l’identità della
repubblica austriaca è stata costruita proprio sul rigetto del germanesimo.
In Austria è peraltro mancata quella scossa che in Germania è stata la “con-
troversia Fischer”: al di del giudizio sulle tesi avanzate dalla scuola di Bielefeld,
bisogna riconoscere che il volume Griff nach der Weltmacht ha spinto gli storici
ha interrogarsi sulla visione e sui fattori che hanno guidato l’azione delle classi
dirigenti.
Nella storiografia del dopoguerra è mancato un discorso unitario sul mondo
tedesco, perché la l’inserimento di Austria e Germania all’interno di un unico
discorso interpretativo sarebbe apparso come un tentativo di riaccreditare l’idea
di una comune identità tedesca e, in prospettiva, di un unico “popolo” tedesco.
Questo spiega perché, nel panorama storiografico austriaco del dopoguerra,
l’interpretazione ascrivibile a von Srbik sulla comune identità del mondo tedesco
perse di credito, complice anche la vicenda personale dello storico austriaco.
Solo alcune voci isolate e dotate di forte vis polemica hanno posto e affrontato il
problema. Tra queste si può citare lo storico tedesco, Karl Dietrich Erdmann, che
nel 1985 parlò di una comune identità tedesca, giungendo addirittura il concetto
di Volk. Quell’intervento isolato e non privo di elementi controversi portò alla re-
azione di un grande storico austriaco, Gerhard Stourzh . Il dibattito sull’identità
11
e l’unità tedesca ha faticato a decollare fino agli anni Novanta del secolo scorso,
quando si sono avuti i primi segnali di una più ampia revisione storiografica. Tale
revisione passa per un’analisi critica dei tornanti della storia comune di Austria
e Germania. Tra questi il 1917, con i suoi tentativi di pace, ha un posto di primo
piano.
11 Christoph Cornelißen e Karl Dietrich Erdmann, “Fortsetzung einer Debatte und offene Fra-
gen”, in Geschichte in Wissenschaft und Unterricht 61 (2010), pp. 692–699. Si veda anche
Gerhard Botz e Gerald Sprengnagel, a cura di, Kontroversen um Österreichs Zeitgeschichte.
Verdrängte Vergangenheit, Österreich-Identität, Waldheim und die Historiker, Campus, Frank-
furt a. M./New york, 2004.