Page 89 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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so, come diverse erano le rivendicazioni in caso di una sconfitta tedesca (per gli
inglesi, ad esempio, era prioritaria la distruzione della flotta tedesca). In secondo
luogo non vi era un’effettiva e unanime volontà del vertice tedesco di concludere
una pace, volontà che invece sussisteva in Austria-Ungheria e trovava il con-
senso del sovrano. In Germania si era oramai radicata l’idea che la guerra fosse
una gara di resistenza, il che spiega la famosa frase di Ludenforff “Wir müssen
unsere Nerven zehn Minuten länger als unsere Feinde bewahren”. A questa im-
postazione contribuì in modo determinante il cedimento della Russia e il suo
ritiro dalla ostilità: il crollo dell’orso russo, che in modo quasi mitico veniva
considerato come una potenza inestinguibile sia per la sua estensione territoriale
sia per la sua possibilità di attingere alle forze della popolazione senza temerne
la reazione, aveva fornito alla Germania la conferma che il mantenimento delle
posizioni avrebbe finito per premiare la compattezza dell’elemento germanico. A
questo bisogna aggiungere il fatto che il venir meno del fronte russo aveva fatto
sì che i tedeschi potessero ridefinire l’impiego delle loro forze e sentire in modo
meno evidente quel soffocamento che li avrebbe spinti alla resa di lì ad un anno.
Gli sviluppi occorsi nella seconda metà del 1917 resero inattuali i tentativi di
pace: da un lato i tedeschi divennero sempre più tetragoni rispetto all’ipotesi di
una pace, dall’altro l’Austria entrò in una fase di crescente instabilità e di dila-
nianti contrasti interni che portarono, come noto, alla fine dell’Impero: i tentativi
di pace avevano un senso per una realtà che mirava a sopravvivere, ma quando il
processo di disgregazione divenne palese prevalse l’incentivo delle altre nazio-
nalità (compresa quella austriaca) a non ostacolare lo sfaldamento della vecchia
compagine imperiale.
L’idea di una pace non derivante dal crollo di uno dei due contendenti, che
tante risorse aveva mobilitato nel corso del 1917, scomparve nel 1918: la natura
oramai assoluta della guerra, accompagnata dalla convinzione (radicata nei tede-
schi ma non solo in loro) che si dovesse tenere fino al crollo dell’avversario fece
si che il conflitto tra tedeschi e anglo-francesi andasse avanti fino al cedimento
dei primi.
Le conseguenze dei tentativi di pace del 1917 sul mondo tedesco
Si può affermare che i tentativi di pace portati avanti dagli austriaci durante
il 1917 misero in evidenza una serie di divergenze all’interno del mondo tedesco
e contribuirono alla separazione tra Austria e Germania, una separazione che sa-
rebbe assurta a cardine dell’equilibrio dopo la prima ma anche dopo la seconda
guerra mondiale.
I tentativi di pace austriaci sono la più evidente negazione di quella interpre-
tazione storiografica che vede nelle istanze pangermaniche una delle forze che
più animano il mondo tedesco nella prima guerra mondiale. L’iniziativa di Vien-
na è l’evidente trionfo degli interessi particolari di uno dei due poli germanici,