Page 84 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             pace separata con gli anglo-francesi. In quel particolare frangente la divergenza
             tra le due visioni e le strategie delle due potenze diventa palese, facendo intrave-
             dere, al di là delle contingenze belliche, due diverse concezioni del ruolo che il
             mondo tedesco avrebbe dovuto avere in Europa.

              tra tentativi di pace e guerra totale
                   …questi accordi pacifici, con gli immensi vantaggi che ne derivano,
                non sono possibili senza la reciproca restituzione dei territori attualmente
                occupati. Quindi da parte della Germania evacuazione totale sia del Bel-
                gio, con la garanzia della sua piena indipendenza politica, militare ed eco-
                nomica di fronte a qualsiasi Potenza, sia del territorio francese: dalla parte
                avversaria pari restituzione delle colonie tedesche. Per ciò che riguarda
                le questioni territoriali, come quelle ad esempio che si agitano fra l’Italia
                e l’Austria, fra la Germania e la Francia, giova sperare che, di fronte ai
                vantaggi immensi di una pace duratura con disarmo, le Parti contendenti
                vorranno esaminarle con spirito conciliante, tenendo conto, nella misura
                del giusto e del possibile, come abbiamo detto altre volte, delle aspirazioni
                dei popoli, e coordinando, ove occorra, i propri interessi a quelli comuni
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                del grande consorzio umano .

                L’iniziativa pubblica presa da Papa Benedetto XV nell’estate del 1917 per
             porre fine alla guerra è passata alla storia come il tentativo più rilevante per por-
             re fine alle ostilità. La storiografia ha messo da tempo in luce le ragioni morali
             e contingenti che portarono il pontefice a lanciare un’offensiva contro l’inutile
             strage. Al di là delle motivazioni specifiche, l’iniziativa vaticana è emblematica
             in quanto riassume nei suoi termini essenziali il dibattito e i termini di una pace
             potenziale.
                Il tema della pace, che inizialmente era stato cavalcato solo da alcuni partiti
             socialisti e da specifici movimenti, iniziò ad assumere una certa consistenza nel
             confronto tra governi a partire dalla seconda metà del 1916. Nel dicembre di
             quell’anno gli Stati Uniti indirizzarono una nota con la quale si avanzava la di-
             sponibilità a mediare tra i due fronti. Nell’iniziativa del presidente Wilson erano
             presenti anche delle motivazioni elettorali: il presidente americano era riuscito,
             con quest’iniziativa, ad accattivarsi il consenso di un ampio settore dell’opinione
             pubblica americana refrattario a un coinvolgimento nel conflitto europeo, senza
             per questo alienarsi le simpatie di quella porzione, altrettanto rilevante, di eletto-
             ri americani che apertamente parteggiavano per l’Intesa. Come noto, l’iniziativa


             3  Benedetto XV, Lettera ai Capi dei popoli belligeranti, 1° agosto 1917, AAS IX (1917) p.421-
                423. Disponibile on line:  https://w2.vatican.va/content/benedict-xv/it/letters/1917/docu-
                ments/hf_ben-xv_let_19170801_popoli-belligeranti.html.
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