Page 254 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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alcune espressioni significative «la necessità» della «funzione» dei cappellani .
«plasmatori di anime» , il papa li chiamava anzitutto; e quanta forza assume
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tale definizione in un contesto come quello militare che, forse come pochi, con-
serva ancora oggi la cura educativa!
Formare è contribuire a far crescere nella persona la «forma» umana, che
certamente necessita di modelli e si esplica in comportamenti, ma alla cui matu-
razione la ricchezza dell’interiorità contribuisce in modo decisivo, in chi voglia
compiere un cammino di fede ma non solo.
Sappiamo quanto la nostra cultura italiana ed europea sia caratterizzata da
una singolare spiritualità, testimoniata anche da tante tracce storiche e artistiche
disseminate nel nostro paese, e sappiamo anche quale incidenza abbia il fenome-
no della secolarizzazione, intesa come perdita del riferimento alla Trascendenza.
Ma senza Trascendenza, senza assoluto, senza Dio, si impone sempre più quello
che è forse il male peggiore del nostro tempo: l’individualismo.
Non è difficile rintracciare, in un tale individualismo, la radice di problemi
legati alla violenza, all’odio, all’intolleranza. persino il fondamentalismo, anche
il fondamentalismo religioso, si fonda su un individualismo esasperato, a sua
volta frutto di un’esasperata secolarizzazione.
C’è dunque ancora bisogno, per i nostri militari, di un supporto intenso, di
una formazione forte al senso della vita e della morte, a una vita interiore capace
di crescere nella speranza nel Trascendente e nell’Eterno. Qui si colloca l’opera
evangelizzatrice che la Chiesa ordinariato Militare persegue: con l’amministra-
zione dei sacramenti, con una vera e propria educazione delle coscienze, con
l’attenzione nel restituire alla città dell’uomo il respiro della Trascendenza, che
dona senso alla storia e alimenta la pace, anche attraverso la ricchezza del dialo-
go tra culture e religioni.
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I cappellani sono poi «maestri e guide» ; essi, con la forza umile del Vangelo
e senza proselitismi, affiancano i militari per mettersi con loro alla ricerca della
verità, affrontare problemi di coscienza, rafforzare il senso dei valori, aiutarli
a portare avanti un compito che, come «servizio», «si esplica in funzione del
bene comune di tutta la Nazione»e offre alla personalità «un importante tocco di
maturazione mediante il dovere, la disciplina, il sacrificio» , fino al dono della
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vita per la difesa della vita altrui.
Rispetto ai tempi del primo conflitto mondiale, la realtà attuale, soprattutto
a livello internazionale, fa emergere sfumature inedite del servizio del milita-
re: quasi un “nuovo profilo”, che include la difesa della vita umana in tutte le
2 paoLo VI, Discorso ai Cappellani della Regione Militare Centrale di Roma, 12 aprile 1972
3 Ibidem
4 Ibidem
5 Cfr. Ibidem

