Page 258 - Il 1918 La Vittoria e il Sacrificio - Atti 17-18 ottobre 2018
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258 il 1918. la Vittoria e il Sacrificio
mo che vide, dopo questo ultimo atto militare, per lungo tempo, Chiesa e Stato
contrapposti rigidamente con intemperanze, rifiuti e reciproche azioni di ostili-
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tà politico-normativa , si rasserenò parzialmente, abbandonando così una lunga
fase di schermaglie e punzecchiature e si cristallizzò nella linea giolittiana della
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separazione delle due sfere , evitando polemiche di ogni sorta ma avendo cura
di separare quotidianamente e con fermezza potere civile e potere ecclesiastico,
senza tollerare sconfinamenti.
Nella materia che ci occupa, pur in questo clima arroventato e già a fine ot-
tocento, il tentativo di sterilizzare totalmente le forze armate dalla presenza ec-
clesiastica non poteva dirsi completamente riuscito, sopravvivendo ancora nelle
fonti normative il numero di ben sedici cappellani di I classe e otto di II classe
nella Regia Marina (R.D. 11 marzo 1867 n. 3614) nonostante la soppressio-
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ne della figura e la retribuzione accessoria del c.d. “Direttore di spirito” della
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Scuola militare di fanteria e cavalleria, docente di lì in avanti tenuto ad essere sia
professore di lettere che, se richiesto, assistente spirituale con paga unica.
Non poche le situazioni limite che si originarono in questa fase di passaggio
dove “…l’assistenza religiosa alle forze armate veniva garantita secondo criteri
ed indirizzi pragmatici…” .
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51.
4 Da parte statale si pensi al varo delle c.d. leggi eversive dell’asse ecclesiastico del 1866-
67 (a commento vedi per tutti JEMoLo C.a., La questione della proprietà ecclesiastica
nel Regno di Sardegna e nel Regno d’Italia, Il Mulino, Bologna, 1974) e alla c.d. “legge
delle guarentigie” sempre respinta con forza dalla Santa Sede (a commento vedi MaR-
GIoTTa BRoGLIo F., Le “guarentigie pontificie. Significato di un centenario, in Il Ri-
sorgimento, 1972 n.2, 85-97) dall’altra alla reiterata polemica della Chiesa verso lo Stato,
che si inasprì dopo la morte di pio IX con l’avvento di Leone XIII poco disposto verso
la nuova monarchia sabauda e l’età umbertina pervasa da una febbre risorgimentale e da
fervore laico. Cfr. CECCUTI C., 1870: Roma capitale e la questione romana in RoGaRI
S.(a cura di), Il Risorgimento…cit…, 54.
5 Cfr. RIzzo L., La politica ecclesiastica di Giolitti, in Nuova Rassegna di legislazione e
giurisprudenza, 2005, 6, 748-770.
6 Vedi R.D. 11 marzo 1867 n. 3614 – Riduzione della pianta organica dei cappellani pel
servizio religioso della Regia marina in Raccolta ufficiale Leggi e Decreti del Regno
d’Italia, 1867, 366 rinvenibile in CoNSoRTI p. e MoRELLI M. (a cura di), Codice
dell’assistenza spirituale, Giuffrè, Milano, 1993, allegati.
7 In merito alla scomparsa dei cappellani militari nelle FF.aa. italiane operata a fine otto-
cento vedi ordinariato Militare d’Italia, In pace e in guerra sempre e solo pastori, Roma,
1986, 12
8 Vedi R.D. 22 marzo 1866 n. 2833 – Soppressione del soprassoldo stabilito pel Direttore
di spirito della Scuola Militare di Fanteria e Cavalleria, in Raccolta ufficiale Leggi e
Decreti del Regno d’Italia,1866, 328 ora in CoNSoRTI p. e MoRELLI M. (a cura di),
Codice dell’assistenza spirituale…cit.., allegati.
9 Cfr. CaVaTERRa E., Sacerdoti in grigioverde. Storia dell’ordinariato militare italiano,