Page 216 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
P. 216
alfonso manzo
tore Giangiacomo Feltrinelli (Segrate, 14 marzo 1972), sequestro del dirigente della
3
Sit-Siemens Idalgo Macchiarini (Milano, 3 marzo 1972), omicidio del Commissario
della Pubblica Sicurezza Luigi Calabresi ad opera di Lotta Continua (Milano, 17
4
maggio 1972), la strage di Peteano provocata da Ordine Nuovo (Gorizia, 31 maggio
1972), la tentata strage sul convoglio ferroviario Torino-Roma attribuita a Ordine
Nuovo (7 aprile 1973), l’attentato alla Questura durante le celebrazioni del primo an-
niversario dell’omicidio Calabresi a cura dell’anarchico Gianfranco Bertoli (Milano,
17 maggio 1973), il rapimento dell’Ingegnere dell’Alfa Romeo, Michele Mincuzzi
(Arese, 28 giugno 1973) e del Capo del Personale della Fiat, Ettore Amerio (Torino,
10 dicembre 1973), il sequestro del Giudice genovese Mario Sossi ad opera delle
Brigate Rosse (Genova, dal 18 aprile al 22 maggio 1974), la bomba in Piazza della
Loggia di Brescia (28 maggio 1974), l’attentato dinamitardo al convoglio ferroviario
212 Italicus Roma – Monaco (San Benedetto Val di Sambro, 4 agosto 1974), l’omicidio
dei missini Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola (Padova, 17 giugno 1974).
Il 15 ottobre 1974, cade il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Felice Maritano a
Robbiano di Mediglia (MI) nel corso di un conflitto a fuoco con il brigatista rosso
Roberto Ognibene. Il 5 giugno 1975, durante un conflitto a fuoco tra i Carabinieri di
Acqui Terme (AL) e due brigatisti rossi che custodivano il produttore vinicolo Vittorio
Vallarino Gancia, sequestrato il giorno precedente, cade l’Appuntato dei Carabinieri
Giovanni D’Alfonso, viene gravemente ferito e mutilato il Tenente Umberto Rocca
e muore la terrorista Margherita Cagol.
degli anni ’60, che lasciò comunque, dietro di sé, numerosi interrogativi circa la sua effettiva
entità, forza numerica ed eredità politico-ideologica. Lo studio degli eventi che caratterizzarono
l’operatività del gruppo, nella città di Genova, non è mai stato particolarmente approfondito.
Tra coloro che vollero dare alla «XXII ottobre», agli esordi delle proprie vicende delittuose, un
primo tratto distintivo, prevalse, sempre, l’idea che, in fondo, detta compagine altro non fosse che
un insieme di disorganizzati che giocavano a fare la rivoluzione. E, in questo senso, l’appellativo
di «banda» che fu attribuito loro, la dice lunga sulla mitezza dei giudizi espressi nei confronti del
gruppo. In realtà, la scia di attentati e di morte che ha segnato il, pur breve, passaggio della «XXII
ottobre» sulla scena genovese e il preciso legame istauratosi tra i propri appartenenti e le Brigate
Rosse del sequestro Sossi, si pone in evidente asintonia con il menzionato prevalente intento di
ridimensionare il fenomeno che, almeno agli inizi, sembrava prevalere (tratto da «Gnosis» 1/2006,
La banda “XXII ottobre” a Genova e la malavita come terrorismo di Antonio Marino).
3 Milano, 14 marzo 1972. Ai piedi di un traliccio dell’alta tensione nei pressi di Segrate viene trovato
il corpo dilaniato, senza vita dell’editore Giangiacomo Feltrinelli. Quella di Giangiacomo Feltrinelli
è una storia tutta novecentesca, per molti versi appassionante e avventurosa. Figlio di una famiglia
di ricchi imprenditori, a metà degli anni ’50 Feltrinelli decide di creare una casa editrice. Poi, a
metà degli anni Sessanta, in concomitanza con i suoi viaggi in America Latina e la nascita della
sua amicizia con Fidel Castro, ha luogo la svolta che cambierà la sua vita. Feltrinelli, da tempo
allontanatosi dal Partito Comunista al quale era stato iscritto fin da giovane, abbraccia la causa
delle rivoluzioni terzomondiste e dei movimenti di protesta animando le piazze di tutto il mondo.
Convinto che l’Italia sia a un passo dal colpo di Stato, agli inizi degli anni Settanta fonda i Gap e
decide di passare alla clandestinità per intraprendere la lotta armata. Una scelta che pagherà con
la vita (tratto da Rai - La Grande Storia, Una scelta di vita, del 18 marzo 2022 di Paolo Mieli).
4 Luigi Calabresi nasce a Roma il 14 novembre 1937. Studia al liceo classico e si laurea in giuri-
sprudenza con una tesi sulla mafia. Nel 1965 vince il concorso per Vice Commissario di Pubblica
Sicurezza e viene mandato alla Polizia Politica (Digos) della Questura di Milano con l’incarico di
Vice Dirigente. Ha il compito di analizzare e seguire le opinioni della sinistra extraparlamentare
ed è impegnato nelle indagini sulla strage di Piazza Fontana. Viene duramente attaccato dagli
esponenti di Lotta Continua per la morte di Giuseppe Pinelli, caduto dalla finestra della Que-
stura di Milano durante un interrogatorio nel 1969. Per questo stesso motivo, viene assassinato,
sotto casa, il 17 maggio 1972. Tre anni dopo la sua morte una sentenza del Tribunale di Milano
dichiara Luigi Calabresi innocente per la morte dell’anarchico Pinelli. Il 12 maggio 2004, l’allora
Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione del 152° anniversario della
fondazione della Polizia di Stato, gli conferisce la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria,
ritirata dalla moglie Gemma.