Page 189 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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rale  dell’11^  Armata  manteneva
                     buone  relazioni  con  le  postazioni
                     d’intercettazione tedesche che col-
                     laboravano nello scambio di infor-
                     mazioni.
                        Minime  sono  le  notizie  circa
                     questo tipo di impegno delle Forze
                     di occupazione in Libia.
                        Durante  la  campagna  di  Rus-
                     sia, invece, vi erano stati notevoli
                     successi  nel  settore  delle  radio-
                     trasmissioni  e  intercettazioni:  in-
                     terpretazione del traffico militare,
                     studi  degli  ordini  di  battaglia  e
                     decifrazione  dei  codici.  Il  lavoro
                     fu fatto solo per un anno ma i ri-
                     sultati furono ottimi, nonostante le
                     obiettive  difficoltà  che  gli  italiani
                     si  trovarono  a  dover  fronteggiare
                     su una terra ostile, ma  proprio in
                     quel teatro di guerra fu concepita
                     l’idea di costituire l’I.R.I.D., Sezio-
                     ne Intercettazione Radiogoniome-
                     tria, Interpretazione e Decrittazio-
                     ne (v. sotto).
                        Nel  teatro  balcanico  il  lavoro
                     della Sezione ebbe ottimi risultati
                     anche per la relativa semplicità dei
                     cifrari usati. Per ragioni geografi-
                     che, inoltre, il contatto fra la Sezione Crittografica e le Sezioni presso la 2^   La copertina del
                     Armata italiana era facile e migliore. Il traffico in Croato rimase di competenza   Cifrario “Talamo”
                                                                                                    bis, adottato nel
                     della Sezione di base a Roma. Comunque gli italiani sembravano più interes-    1944.
                     sati a intercettare i Cetnici che i partigiani di Tito.
                        La 6^ Armata in Sicilia preparava la difesa contro gli anglo-americani. Il
                     colonnello Guido Emer, un noto esperto crittografo militare, membro di quella
                     Sezione, (v. sotto) riferì nel consueto interrogatorio al quale furono sottoposti
                     da parte del C.S.D.I.C. tutti gli ufficiali del S.I.M., che lì era stato fatto un buon
                     lavoro, anche applicando dei metodi usati dai tedeschi ma poca attenzione era
                     stata data ai risultati conseguiti perché, a suo parere, le truppe presenti nell’iso-
                     la erano in gran parte siciliane con poca voglia di combattere e con scarsezza
                     di mezzi per l’intercettazione: comunque da un punto di vista ‘accademico’, i
                     risultati delle intercettazioni erano pienamente giustificati. Nonostante quan-






                                                                             Il s.I.M. In ItalIa               189
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