Page 190 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Tabelle del
Cifrario
“Talamo” bis.
to era stato scoperto in ordine alla possibilità di uno sbarco anglo-americano
su quelle coste, nessuno nei vertici, evidentemente, aveva voluto prendere in
considerazione quanto riferito dalla Sezione Crittografia: queste erano le con-
siderazioni dell’ufficiale.
In Albania fu inviato il capitano Giovanni Gramola per preparare una Unità
di Intercettazione per il Quartier Generale delle truppe presenti, ma non poté
andare oltre la ricognizione perché sopravvenne l’armistizio. Era troppo tardi.
Agli inizi dell’estate del 1943, soprattutto grazie alla esperienza fatta dalle
unità di intercettazione e crittografia sul fronte russo, l’Esercito mise in cantie-
re e realizzò il progetto di una Sezione I.R.I.D. di cui sopra si è già fatto cenno:
doveva essere la replica italiana delle organizzazioni crittografiche tedesche e
di altri stati belligeranti.
La Sezione iniziò a funzionare proprio con il colonnello Emer (già appar-
tenente a un reggimento di Artiglieria Alpina), agli ordini del colonnello De
Renzi, in quel momento a capo del controspionaggio del R.I.E. (Reparto Infor-
mazioni Esercito), che aveva sostituito il S.I.E. il 1° giugno 1943 nel quadro dei
continui cambiamenti di funzioni da parte del S.I.M. quando era già chiaro che
8 AUSSME, M7, b. la guerra era perduta. Emer era stato molto tempo alla Sezione Crittografica
8
498 bis, Circolare
V/2200 del 27 mag- del S.I.M., aveva organizzato e diretto il Servizio Intercettazioni e Crittogra-
gio 1943. fico dell’Ufficio ‘I’ dell’8^ Armata in Russia, aveva organizzato in gran parte
l’I.R.I.D. e le unità di Decifrazione di varie Armate italiane (2^, 4^, 6^).
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