Page 22 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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cumenti del S.I.M. Trovata la cassaforte nascosta dietro un quadro, l’aveva fatta
                                   aprire e aveva requisito i documenti che provvide ad inviare, in parte alla sede
                                   centrale di Londra (per l’intelligence), in parte a quella di Washington (per la
                                   parte Albania), dove sono tuttora conservati.
                                      Qualche notizia sull’agente ‘Rose’, nome di copertura: nonostante varie ri-
                                   cerche, chi scrive non è riuscita a risalire alla vera identità dell’agente che, co-
                                   munque, era italiano e esperto nel redigere ‘informative’: un dato che si evince
                                   facilmente dall’analisi di alcuni suoi rapporti firmati (con il nome di ‘Rose’),
                                   studiando l’uso delle parole e di alcune perifrasi o notazioni dalla prosa me-
                                                                                                   3
                 3    NARA, RG 226,   ramente burocratico-formale di certi Uffici di polizia giudiziaria.  Era stato re-
                   NND – 907126, 31   clutato non appena il controspionaggio americano era entrato in Roma, con lo
                   ottobre 1944.
                                   stipendio mensile di 250 $; aveva sicuramente fatto parte del S.I.M., almeno
                                   da quello che si può dedurre nella sua dettagliata ricostruzione delle vicende
                                   dell’Archivio del Servizio all’8 settembre 1943 (v. sopra); molto probabilmen-
                                   te era coadiuvato da quattro o cinque agenti dei quali almeno due erano ex-
                                   elementi del S.I.M. Le notizie che gli americani avevano su ‘Rose’ non erano
                                   dettagliate (o almeno non ne hanno lasciato traccia) ma sapevano  che aveva
                                   viaggiato molto in America e in altri stati. Le informazioni segnalavano che,
                                   prima di lavorare per gli alleati, aveva fatto parte della Resistenza ed era un
                                   operatore delle telecomunicazioni, sicuramente un esperto sottufficiale. Aveva
                                   dimostrato ‘corrette’ tendenze ideologiche e le informazioni che aveva forni-
                                   to sulla situazione politica italiana coincidevano con quelle in possesso degli
                                   americani, avvalorando la sua affidabilità e la sua attendibilità.
                                      In un primo elenco sintetico del ritrovamento nella cassaforte Tripiccione,
                                   stilato agli inizi di novembre 1944, i documenti, definiti highly interesting and
                                   extremely rich in theory of the past SIM espionage, comprendevano:
                                      a) una lista di agenti;
                                                                                             4
                 4    Sic  nel  documento   b) una lista di conferenze tedesche sulla difesa costiera;
                   originale.
                                      c) carte sulla creazione del S.I.M.;
                                      d) carte sullo spionaggio all’estero;
                                      e) carte sulla campagna d’Albania.
                                                                                       5
                 5    NARA, RG 226,   Un secondo elenco, redatto il 22 novembre 1944, segnalava con maggiori
                   NND – 937196, 22
                   novembre 1944.  dettagli i documenti, non tutti però attualmente presenti nella cartella rossa
                 6    NARA, RG 226,   con l’etichetta  Tripiccione Intelligence Material:  6
                   NND – 937194.
                                      1)   Note olografe, probabilmente del generale Tripiccione, 16 pagine;
                                      2)   Copia di corrispondenza della Legazione Svizzera datata 18 luglio 1938,
                                          2 pagine;
                                      3)   “I Centri all’estero”, una tesi sulla pianificazione dello spionaggio italia-
                                          no all’estero in tempo di pace e di guerra, 70 pagine;
                                      4)   “Censura militare posta estera, Genova”, datata dicembre 1918, 26 pa-
                                          gine;
                                      5)   “Corso Ufficiali informatori” 14 novembre 1925, 17 pagine;






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