Page 21 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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A. I documenti Tripiccione
1. Donato Tripiccione, Capo del S.I.M. dal 1937 al 1939. La sua
‘filosofia’ di gestione del controspionaggio nei ‘documenti’ della
cassaforte privata
ome già indicato in un mio precedente studio sulla storia dell’orga-
nizzazione dell’intelligence militare italiana , vi sono alcune lacune 1 Cfr. Maria Gabriel-
1
C da colmare sulla struttura del S.I.M. e soprattutto sulla ‘filosofia’ la Pasqualini, Car-
te Segrete dell’intel-
operativa alla base del Servizio negli Anni ’30. In parte è stato possibile farlo ligence italiana, vol.
II, 1919-1949, RUD,
esaminando, tra le altre, le ‘Carte Tripiccione’ conservate negli archivi ameri- Roma, 2007, p. 76-
cani, di non facile reperimento nella massa di documenti italiani, lì presenti, 85.
non sempre archiviati dove presumibilmente potrebbero essere individuati,
lasciando così al ricercatore l’uso di una certa ‘fantasia’ investigativa. Infatti,
i documenti del generale italiano, riguardanti l’intelligence, erano stati inviati
alla Centrale O.S.S. di Londra e quindi avrebbero dovuto trovarsi nei faldoni
relativi a quell’Ufficio; dopo essere stati secretati per lungo tempo, in realtà si
trovano in un contenitore di documenti della Centrale O.S.S. di Washington,
da poco tempo messi a disposizione degli studiosi.
Le ‘Carte Tripiccione’ sono fra i pochi documenti ‘non ufficiali’ dell’epoca e
sono davvero interessanti per meglio comprendere la filosofia dell’intelligence
militare; tra questi materiali vi sono anche numerosi fogli scritti a mano, presu-
mibilmente dallo stesso generale, considerato che erano in gran numero nella
cassaforte domestica. Le sue note, sia dattiloscritte sia manoscritte, hanno un
particolare valore storico: sono una testimonianza informale che ci permette
di conoscere qualcosa in più in ordine alla problematica e ad alcuni aspetti
dell’attività informativa che aveva avuto grande impulso da quando Mario
Roatta ne aveva assunto la direzione nel 1934; si tratta di una tematica che ra-
ramente trova riscontro nelle carte ufficiali.
Donato Tripiccione, con il grado di colonnello, fu a capo del S.I.M. dal luglio
1937 fino all’agosto 1939 quando, promosso generale di brigata, fu inviato in
Grecia come Capo di Stato Maggiore di quel Comando Superiore delle Forze
Armate. Rientrato nel 1942, morì suicida a Roma nel 1943. Aveva tenuto in casa
copia di una serie di documenti riguardanti sia il S.I.M. sia la sua presenza in
Grecia e nei Balcani.
Nei primi mesi del 1944, l’agente ‘Rose’, con un falso mandato di perqui- 2 NARA, RG 226,
2
sizione e su istruzioni dell’O.S.S. americano, si era presentato all’indirizzo del NND – 009004, 8
novembre 1944.
Generale defunto, in Via Bertoloni 26 a Roma, dalla vedova, alla ricerca di do-
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