Page 26 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Nella pagina a a quella assegnata. Qualora essi fossero venuti a conoscenza di notizie che po-
fianco: tevano interessare altri enti, le dovevano inoltrare a chi di competenza, evitan-
una delle pagine
manoscritte do di impegnarsi in incombenze per le quali già esisteva personale dedicato
del generale e di distrarsi dai loro obiettivi principali con possibili diminuzioni di rendi-
Tripiccione mento. Gravi inconvenienti, infatti, derivavano quando l’attività del Servizio
trovate nella
sua cassaforte Informazioni era diretta verso settori di altrui competenza.
domestica. Una seconda nota da evidenziare è quella che affermava la necessità di col-
Questo laborazione e coordinamento con altri enti [militari n.dell’A.] che potevano for-
documento
e il seguente nire notizie già in loro possesso, evitando al Servizio di affannarsi nella ricerca
sono di difficile di informazioni già acquisite.
lettura anche in Facendo tesoro dell’esperienza della Grande Guerra (si era molto documen-
originale. tato su quel conflitto e aveva trattenuto presso di sé i documenti che riteneva
evidentemente di rilievo), Tripiccione concludeva che l’organizzazione degli
organi di ricerca doveva essere fatta con i seguenti principi: scontata la collabo-
razione e il coordinamento con gli altri enti esistenti, occorreva istituire organi
diretti di ricerca in opportune località, fissi, per i primi bisogni della mobilitazione.
Per la ricerca delle notizie contingenti bastava invece provvedervi con il solo
impianto saltuario e temporaneo di agenti speciali. Era importante predispor-
re un piano operativo degli organi di ricerca diretta per il tempo di guerra e
l’aumento dell’attività degli organi esistenti in pace per eventuali periodi di
tensione politica e di conflitto. Il servizio di ricerca di notizie all’estero anziché
essere in una sola sede (esempio=servizio inf. unificato) sia diretto e coordinato dalle
9 Sic nell’originale. singole branche del serv. Inform. (esercito-marina-aeronautica) perché nessun ente
9
10 Sic nell’originale. meglio di esse può conoscere le necessità specifiche degli Stato Maggiori. Il serv. inf.
10
unificato dovrebbe integrare il lavoro degli organi militari di ricerca con la raccolta
delle notizie fornite dalla stampa e da organi extra-militari: una problematica che
fu a lungo discussa negli Anni Trenta e che nel secondo conflitto mondiale fu
definita mediante l’unificazione del solo controspionaggio che fu sottratto alla
competenza dei rispettivi servizi di informazioni d’arma: S.I.E., S.I.S., S.I.A.
Gli Anni ‘Cinquanta’ avranno una differente organizzazione che muterà
radicalmente nel 1977, con la riforma dei servizi per le informazioni e la sicu-
rezza e disciplina del segreto di Stato (Legge n. 801), che introdurrà il controllo
11 Ulteriore impor- parlamentare proprio di uno stato democratico. 11
tante mutamento è Tripiccione era dell’opinione che bisognasse altresì proporzionare i mezzi
avvenuto nel 2007,
con la Legge 3 ago- agli obiettivi; era importante che vi fossero, per il controllo, diversificate pos-
sto 2007, n. 124, isti-
tutiva del ”Siste- sibilità di raccogliere notizie attraverso mezzi differenti di ricerca: una intera
ma di informazio- pagina di note è dedicata alla scelta di quelli utili per l’attività.
ne per la Sicurez-
za della Repubbli- La raccolta e la valutazione erano da lui considerati aspetti inscindibili che,
ca e nuova discipli-
na del segreto”. per funzionare, dovevano seguire alcuni principi: le informazioni dovevano
giungere tempestivamente e nella loro integrità all’organo centrale, senza aver
subito ‘trasformazioni’, cioè senza revisione o commenti. Inoltre le regole di
trasmissione (ora, data, fonte, mezzo di ricerca, suddivisione per argomento),
dovevano essere precisate in modo che le notizie potessero essere sempre con-
26 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana