Page 219 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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introduceva nel suo stato l’antico metodo delle dragonnades, adottate a più riprese in Cor-
sica nei primi anni dell’occupazione francese come misura di dissuasione e di punizione per
intere comunità che si erano rese colpevoli di reati collettivi. Fu questo il caso della Comune
di Borgo a Mozzano, condannata nel luglio del 1807 ad ospitare una squadra di 25 soldati di
fanteria agli ordini di un ufficiale. La popolazione di quel luogo si era infatti opposta con la
forza alla cattura di un ricercato, accusato di essere il capo di una banda di briganti. I civili
coinvolti, una volta individuati, erano stati cassati dai ruoli della Guardia Nazionale, ma men-
tre inizialmente la pena prevedeva che tutte le spese di vitto e di alloggio del distaccamento
fossero a carico dei condannati, in un secondo tempo la pena pecuniaria venne estesa a tutta
la comunità di Borgo a Mozzano, qualora non si fosse ravvisato da parte della popolazione
la volontà a collaborare alla cattura del ricercato . Queste occupazioni potevano durare fino
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a trenta giorni e altri interventi analoghi a quello di Borgo a Mozzano furono applicati per
tempi più o meno brevi nelle comuni di Nozzano nel 1808, e di Casoli nel 1809.
Anche stavolta fra gli effetti di queste misure repressive ci fu il progressivo distacco fra
civili e soldati, individuati ormai dalle classi popolari come uno dei più biechi strumenti di
coercizione in mano al potere; in definitiva un risultato completamente contrario allo spirito
di ciò che si intendeva conseguire in termini di ordinamento della società, tanto nella toscana
delle riforme leopoldine come nella Lucca del nuovo codice civile.
27 ASLu; Fondo Segreteria di Stato e Gabinetto; f. 36, fascicolo IV, “Ordine per la formazione di un distacca-
mento per la comune di Borgo a Mozzano”