Page 447 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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          vendicatore dei torti storici subiti da sloveni e croati e come realizzatore delle loro aspirazio-
          ni nazionali. Viceversa, non solo gli italiani avevano avuto il monopolio del potere a tutti i
          livelli – e ciò offriva già un gran numero di bersagli da colpire – ma nella loro maggioranza
          desideravano il mantenimento della sovranità italiana. di conseguenza, nei loro confronti la
          repressione doveva avere anche un effetto intimidatorio generale, volto a scoraggiare sul
          nascere qualsiasi forma di opposizione al nuovo ordine.
             Nella primavera del 1945 dunque, la popolazione della Venezia Giulia sperimentò la pri-
          ma ondata di violenza politica scatenata dal regime comunista jugoslavo contro i suoi stessi
          cittadini, quella chiamata “l’epurazione dei collaborazionisti”. In verità, non si può dire che
          la repressione nei territori giuliani sia stata più dura di quella avvenuta nelle contermini
          repubbliche jugoslave , ma la sua specificità, legata alle caratteristiche del popolamento e
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          della storia locale, sta nel fatto che essa colpì preferenzialmente uno dei gruppi naziona-
          li viventi nella regione di frontiera, quello italiano e si inserì in una più lunga vicenda di
          conflitti e sopraffazioni nazionali. La dimensione nazionale della crisi è quindi quella che è
          stata immediatamente percepita come prioritaria dai contemporanei, e tale sensibilità si è poi
          consolidata nella memoria e riverberata nella storiografia.
             Ciò ha consentito di parlare delle stragi che vanno sotto il nome complessivo di foibe
          giuliane ben prima che l’attenzione degli storici si appuntasse sui drammatici eventi che
          contrassegnarono la conclusione della guerra di liberazione in Jugoslavia, ma ha comportato
          per converso alcune deformazioni intepretative. Da qualche anno a questa parte siamo final-
          mente in grado di ricucire i diversi aspetti di quella vicenda terribile e di fornirne una lettura
          critica globale.































          9   B. Godeša, t. tominšek Rihtar, La Slovenia e le sue vittime (1940-1946) e M. Manin, La Croazia negli anni
              della guerra e del dopoguerra, entrambi in P. Pallante ( a cura di), Foibe. Memoria e futuro, editori Riuniti,
              Roma 2007.
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