Page 196 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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GLI  STATI  UNITI  E L'ARMISTIZIO  ITALIANO








                                                                 ELENA AGA  ROSSI



                  La politica americana verso l'Italia nel periodo compreso tra l'ingresso
             in guerra degli Stati Un i ti e l'armistizio del settembre 1943 evolve da una
             linea  iniziale di quasi  corteggiamento del  regime fascista,  nella  speranza
             di indurlo ad una pace separata, alla posizione estrema della  richiesta di
             una resa incondizionata e di una totale epurazione, da attuarsi attraverso
             un'amministrazione  militare  diretta  del  paese.
                  Nello stesso tempo i rapporti con l'Italia si  inseriscono  nel più am-
             pio quadro della politica estera degli Stati Uniti, che in quegli anni avvia-
             no il lento passaggio da una politica isolazionista a una politica di intervento
             nelle questioni europee. Questo "rise to globalism",  come è stato autorevol-
             mente definito,<O  avviene però in modo spesso incerto e contraddittorio,
             perché, accanto al nuovo orientamento verso una sempre maggiore parte-
             cipazione agli affari europei, continuano a coesistere all'interno della am-
             ministrazione forti correnti isolazioniste. L'Italia costituisce il primo terreno
             di esperimento in  questa fase  di  transizione,  perché è il  primo paese ne-
             mico che viene occupato militarmente e dove si  instaura un'amministra-
             zione  anglo-americana.
                  La politica americana verso il regime fascista potrebbe essere defini-
             ta una politica di appeasement,  pur tenendo presente la  scarsa importanza
             attribuita comunque all'Italia. Il processo che portò l'amministrazione Roo-
             sevelt ad assumere un atteggiamento antifascista fu molto lungo e la scelta
             fu più una conseguenza dell'alleanza italiana con la Germania nazista che
             del  carattere  intrinsecamente antidemocratico  del  fascismo.


             (l)  S.  Ambrose,  Rise  to  Globalism  American  Foreign  Policy,  1938-1970,  Baltimore,  1974.









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