Page 457 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                    Ma l'atteggiamento dei vertici dell'A.C.C. verso il Regno del Sud non
               fu  affatto univoco, giacché rifletté la dura concorrenza geopolitica anglo-
               americana. Di ciò il Governo del Sud fu  consapevole. Ci limitiamo ai due
               esempi  che  ci  paiono  più  illuminanti.
                    Riferendo a Prunas il  colloquio dell'Incaricato d'affari italiano a Li-
               sbona, Blasco Lanza  d' Ajeta,  col Ministro  plenipotenziato statunitense a
               Madrid, Henry R.  Norweb, l'addetto alla Segreteria Generale del Ministe-
               ro degli Affari Esteri, Carlo Marchiori, sottolineò che il diplomatico ame-
               ricano  non  aveva  «nascosto  una  forte  "ipersensibilità"  per  le  iniziative
               britanniche nella  nostra penisola» e che  aveva  «fatto  chiaramente capire
               che,  prescindendo dal campo puramente militare, si è iniziato nel settore
               che ci riguarda direttamente un, sia pure minimo, processo di arretramento
               da parte dell'interesse americano in favore ed a vantaggio britannico», la-
               sciando altresì «intendere che il recente "cambio della guardia" americano-
               britannico nel settore mediterraneo aveva provocato, oltre al rincrescimento
               italiano, anche amare riflessioni da parte di certi ambienti americani sul-
               l'effettiva  consistenza  del  cosiddetto  "imperialismo"  statunitense».< 21 l
                    Ben si  comprende pertanto la richiesta, fatta il  3 aprile 1944 da Ba-
               doglio  a  Roosevelt,  che  alla  prossima  formazione  di  un  nuovo  Governo
               con la partecipazione di tutti i partiti corrispondesse il passaggio dell'Ita-
               lia dalla cobelligeranza all'alleanza: «E nessun uomo vivente potrebbe me-
               glio  di  Lei  svolgere,  Signor  Presidente,  questo  compito di  sincronizzare
               il prossimo avvento della nuova Italia democratica col suo definitivo schie-
               ramento in seno alle Nazioni Unite», proclamò Badoglio. «Gli Stati Uniti
               assumerebbero in questo modo in Italia e nel Mediterraneo un ruolo diri-
               gente nei confronti di tutte le altre Potenze; si assicurerebbero una decisa
               e decisiva influenza sull'Italia e sulle cose italiane; neutralizzerebbero una
               qualunque azione ed influenza dall'Est; scongelerebbero la rigida e intran-
               sigente  politica  britannica,  trascinandola  verso  mete  e  compiti  più  co-
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               struttivi». < l
                    Considerazioni tratte letteralmente (salvo  una lievissima modifica e
               la soppressione dell'ultimo periodo: «ostacolerebbero, mediante la preven-
               tiva  intesa  coi  Partiti,  quei  tentativi  insurrezionali  e  quei  movimenti  di
               guerra civile, che sarebbero, senza quella preventiva intesa, altrimenti ine-



               (21)  DDI, p.  146·150 (148-149  per le  cit.), n.  122, appunto segreto  di  Marchiori  per
                    Prunas,  Brindisi,  14 gennaio  1944.
               (22)  DD/,  p.  225-226  (225  per  le  cit.),  n.  187.








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