Page 454 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LA  POLITICA  DELLA  COMMISSIONE ALLEATA  DI  CONTROLLO           453

                   Dall' A.C.C. giunsero altresì al Governo del Sud perentorie richieste
              di dare istruzioni alle rappresentanze italiane nei Paesi neutrali di limita-
              re al minimo le relazioni coi rappresentanti di Stati in guerra cogli Alleati
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              e di astenersi da iniziative diplomatiche,< > di chiudere la Rappresentan-
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              za  italiana in Finlandia (li) e la Legazione a  Kabul 0 > e di essere costan-
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              temente  informati  delle  decisioni  del  Consiglio  dei  Ministri.< >

              Il Regno del Sud dinanzi all'A.C.C.

                   Occorreva limitare sostanzialmente le funzioni di controllo dell'A.C.C.,
              si  sostenne tenacemente  da  parte italiana.
                   Incontrando Re ber e Caccia, «[h} o [ ... } fermamente instito sulla ne-
              cessità che h  Commissione di Controllo si renda finalmente conto che non
              è possibile, senza gravissimo pregiudizio  nostro e nessuna utilità per gli
              Alleati, continuare a tenerci, come oggi avviene, rigorosamente tagliati dal
              mondo esterno», scrisse Primas in un appunto per Badoglio del l  dicem-
                                                                            0
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              bre  1943.0 >
                   L'A.C. C.  «non agevola, ma ostacola, ogni nostra iniziativa», segnalò
              a Badoglio il generale Castellano, capo della Missione militare italiana ad
              Algeri,  1'8  dicembre.05>
                   «Chi afferma che il Governo, che ho l'onore di presiedere, è un go-
              verno incerto e debole, deve anche onestamente ricordare in quali condi-


              segue  nota
                   Massimo Magistrati, Salerno, 13 marzo 1924; p.l99-201, n.  166, Badoglio a Mason-
                   MacFarlane, Salerno, 17 marzo 1944; p. 206-207, n.  171, l'Incaricato d'affari presso
                   la  Santa Sede,  Francesco Babuscio Rizzo,  a  Badoglio,  Roma,  21  marzo  1944; p.
                   221, n.  182, Magistrati a Badoglio, Berna, [30) marzo  1944; p. 226-227, n.  189,
                   l'Ambasciatore a Madrid, Giacomo Paolucci di Calboli, a Badoglio, Madrid, 5 aprile
                   1944.
              (10)  DDI, p. 88-89, n.  74, memorandum dell'A.C.C. a Prunas, 19 novembre 1943. Ve-
                   di altresì p. 89, n.  75, Prunas a Paulucci di Calboli, Brindisi, 20 novembre 1943.
              (11)  DDI, p.  158, n.  125, Alberico Casardi, addetto alla Segreteria Generale del Mini-
                   stero degli Affari Esteri, a Prunas, Brindisi, 24 gennaio 1944. Vedi altresì p. 177-178,
                   n.  140,  il  Ministero  degli  Affari  Esteri  all'A.C.C.,  Salerno,  21  febbraio  1944.
              (12)  DDI, p.  222-223,  n.  184, Prunas  a  Caccia,  Salerno,  31  marzo  1944.
              (13)  DDI, p. 97-98, n. 82, appunto di Guerino Roberti, addetto alla Segreteria Genera-
                   le  del  Ministero  degli  Affari  Esteri,  per  Prunas,  Brindisi,  27  novembre  1943.
              (14)  DDI, p.  100-101  (101  per  la  cit.),  n.  85  cit.
              ( 15)  DDI, p.  l 09-11 O (11 O per la  ci t.),  n.  96.








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