Page 451 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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                    Poiché tuttavia né Harris, né Coles-Weinberg, né Ellwood hanno esplo-
               rato i fondi archivistici del Ministero degli Esteri e dell'Ufficio Storico dello
               Stato Maggiore dell'Esercito, scandagliati invece con magistrale perizia da
               Pietro  Pastorelli  per  approntare  il  recentissimo  volume  I  (9  settembre
               1943-11 dicembre  1944) della decima serie dei Documenti Diplomatici Ita-
               liani, riteniamo non del tutto inutile analizzare attraverso tale documenta-
               zione l'attività dell'A.C.C.  ed il giudizio italiano sul suo peso soffocante.
                    Pur senza contenere clamorose novità,  questo materiale -  in molti
               casi per altro già usato, e talvolta parzialmente riprodotto, da vari ricerca-
               tori  -  permette  nondimeno  di  tornare a  riflettere  sul  ruolo  dei  vertici
               dell'A.C.C.  nel Regno  del Sud, che durò -  secondo l'indicazione dell'o-
               monimo lavoro,  sempre prezioso,  di  Agostino  degli  Espinosa  -  dal  10
               settembre  1943, quando  il  Re  ed  il  primo governo  Badoglio giunsero  a
               Brindisi, al 27 aprile 1944, l'alba del secondo ministero Badoglio, propi-
               ziato dalla togliattiana «svolta di Salerno»  e folto  di esponenti dei  partiti
               riemergenti  dalle  rovine  del  fascismo.(2)


               La vigilanza dell'A.C.C.  sul Regno  del Sud

                    Il 3 settembre 1943, a Cassibile, mentre le forze delle Nazioni Unite
               risalivano  la  penisola,  nella  quale le  divisioni  tedesche  consolidavano le
               proprie posizioni, il generale di Brigata Giuseppe Castellano firmò -  per
               conto del  Capo del  Governo, Primo Ministro Segretario di Stato,  Pietro
               Badoglio, duca di Addis Abeba, marchese del Sabotino, maresciallo d'Ita-
               lia e senatore del Regno -  le condizioni di armistizio presentategli, a no-
               me di  Eisenhower,  dal maggior generale  dell'Esercito  americano e Capo
               di Stato Maggiore del Comando delle Forze Alleate nel Mediterraneo, W alter
               Bedell  Smith.
                    A partire da quel momento, il problema principale del Governo, in
               ordine alla  politica estera,  fu  quello  di cercare di  ottenere l'applicazione



               segue  nota
                   Perciò sorprende che non sia citata da S.  Setta, Profughi di lusso.  Industriali e manager
                   di Stato dal fascismo  alla epurazione mancata,  Milano,  199 3. Vedi al contrario A. Mola,
                   "Luigi Burgo. Un imprenditore europeo", in Mola-Miche Berra, Un  imprenditore eu-
                   ropeo, una terra di confine.  Luigi Burgo e la  Valle  Varaita,  presentazione di G. Oddero,
                   Cuneo,  1993,  p.  87  e  100.
               (2)  A.  degli  Espinosa,  Il  Regno  del  Sud,  Firenze,  1955,  p.  XXVII  e 414.  Si  tratta  della
                   ristampa  di  ID.,  Il  Regno  del  Sud. 8 settembre  1943-4 giugno  1944,  prefazione  di  M.
                   Lupinacci,  Roma,  1946.








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