Page 24 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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                   In sintesi possiamo dire che nel periodo buio che precedette la costi-
               tuzione del C.I.L. gli  alleati ci  volevano togliere anche il  diritto di  conti-
               nuare a  combattere per liberare la  nostra  patria;  poi,  sei  mesi  dopo,  lo
               stesso C.I.L. fu  ritirato dal fronte per essere potenziato, meglio armato ed
               equipaggiato e per sostituire, successivamente, con altri reparti provenienti
               dalla Sardegna e dalla Corsica, sei divisioni alleate da ripiegare dalla linea
               gotica  per  essere  impiegate  in  Normandia  e  in  Provenza.
                   Le  tappe più  significative  furono:
                  marzo  1944,  entrata in  linea  del  C.I.L.;
                  aprile  1944,  Monte  Marrone;
                 giugno-settembre  1944,  avanzata  sul  fronte  adriatico.
                    Ecco perché possiamo dire a ragione che il C.I.L., con le sue due fasi
               operative, quella prevalentemente statica delle Mainarde, e quella preva-
               lentemente mobile del fronte adriatico, ha costituito anello di congiunzio-
               ne tra il periodo di slancio eroico del primo raggruppamento motorizzato
               e quello operativo di ampia responsabilità dei gruppi di combattimento.
                    Il  31  luglio  1944, la  Commissione Alleata  di  Controllo,  presieduta
               dal generale Browing, di intesa con il  nostro Capo di S.M. dell'Esercito,
               generale Berardi, autorizzò l'approntamento di  sei  "gruppi di  combatti-
               mento italiani". I gruppi assunsero i nomi delle vecchie e gloriose divisio-
               ni  Cremona,  Friuli,  Folgore, Legnano, Mantova  e Piceno  e  furono  armati  ed
               equipaggiati con materiale inglese. Ufficiali e sottufficiali vennero adde-
               strati all'uso delle armi e all'impiego tattico dei reparti, secondo la regola-
               mentazione  inglese,  nel  Sannio  e  nel  beneventano.
                    Le  forze  armate italiane erano in marcia verso la liberazione totale.































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