Page 28 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               senza  che  si  giungesse  ad una  conclusione  definitiva.  Churchill  e  il  suo
               Stato Maggiore proponevano che si andasse a colpire la Germania nei punti
               di minore resistenza in base a quella che fu  chiamata la  "strategia perife-
               rica";  i militari  americani  si  orientavano  invece  verso  un'operazione di
               gran mole che andasse a colpire direttamente e risolutamente la  Germa-
               nia, ossia uno sbarco in Francia, secondo quella che fu  chiamata la  "stra-
               tegia  centrale".  Considerate tutte le  esigenze  organizzative,  l'operazione
               avrebbe potuto essere realizzata solo nel 1943. Nel frattempo, cioè nel 1942,
               si  poteva  prevedere uno  sbarco  in  Francia  di  portata  ridotta,  e  di  esito
               assai dubbio, per il caso che fosse manifesto un prossimo crollo sovietico.
                    Mentre si  vagliavano questi progetti tra americani e inglesi,  Roose-
               velt anticipò a Molotov, nel maggio  1942, che gli americani prevedevano
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               l'apertura di un secondo fronte entro l'anno.< l  Su questa frase si è a lungo
               disquisito circa il tipo di impegno che comportava. Nella realtà si trattava
               di una parola di incoraggiamento per i sovietici, alla quale corrispondeva
               la decisione del presidente che gli Stati Uniti dovessero assolutamente im-
               pegnarsi contro la Germania nel  1942, sia per rispondere alle attese del-
               l' opinione pubblica americana che per recare aiuto ai sovietici. E fu  sulla
               base di questa decisione che,  nel giugno, accogliendo ancora a Washing-
               ton gli amici inglesi, si maturò l'orientamento di iniziare il concentramen-
               to in Gran Bretagna delle risorse necessarie a realizzare la grande operazione
               Roundup nel 1943, mentre, riscontrandosi l'inopportunità di uno sbarco
               minore in Francia, si prendeva in considerazione la possibilità di un'altra
               operazione limitata per il  1942, che poco  dopo,  nel luglio,  a  Londra,  fu
               concordata nello sbarco in Africa settentrionale. Churchill, in visita a Mo-
               sca  nell'agosto, comunicò questo programma a Stalin, che,  nonostante la
               delusione per il rinvio di uno sbarco in Francia, grande o piccolo che fos-
               se, non reagì molto negativamente giungendo fino ad apprezzare i vantag-
               gi  dell'operazione Torch. m
                    Questa  si  realizzò  1'8  novembre  1942,  ebbe  successo,  ma  quando,
               a  fine  anno,  si  fece  il  bilancio  sulla  situazione  che  si  prospettava  per  il
               1943, ci si accorse che non sarebbe stato possibile effettuare il grande sbarco
               in Francia nel nuovo anno. L'operazione mediterranea aveva richiesto un
               impegno maggiore del previsto, i trasporti attraverso l'Atlantico compor-


               (4)  "Memorandum Cross, 30 maggio 1942", in Foreign Relations ofthe United States, 1942,
                  vol.  III,  Washington,  United  States  Government Printing Office,  1961,  p.  577.
               (5)  Sir Llevellyn  Woodward, British  Foreign  Policy  in  the  Second World  War,  vol.  II,  Lon-
                  don,  Her  Majesry's  Stationery Office,  1971,  p.  267·272.








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