Page 298 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
P. 298

I  MILITARI  ITALIANI  SULLA  LINEA  GOTICA                       297


               Unità italiane ce n'erano. L'ho già premesso in apertura di questa relazio-
               ne. Ce n'erano eccome! Erano, la 210a Divisione e la 228a Divisione, am-
               bedue  ausiliarie,  inquadrate  rispettivamente  la  prima  nella  sa  Armata
               americana fin dal dicembre  1943, la seconda nella sa  Armata britannica
               dal15 marzo  1944. Ad esse va aggiunta la  231a  Divisione, costituita ap-
               pena nel dicembre 1944, allo scopo di alleggerire la 21 o a,  che aveva rag-
               giunto  la  forza  di  24 000  uomini.  Può  sembrare strano  ma  è  vero:  per
               oltre quattro mesi dal 24 settembre 1944, data sotto la quale il Corpo Ita-
               liano di Liberazione cessa l'attività d'impiego e si  scioglie,  al  24 gennaio
               1945, data sotto la quale entra in linea il Gruppo di Combattimento Cre-
               mona,  primo dei gruppi di combattimento italiani ad essere impiegato, il
               Regio Esercito è rappresentato in zona di operazioni, quindi, sulla Linea
               Gotica, per quattro mesi, unicamente da tre divisioni ausiliarie (oltre 40 000
               uomini).  E  questo  è  il  primo  aspetto  che  intendevo  chiarire.


                                               * * *

                    In secondo luogo vorrei  dedicare qualche  parola alla  Linea  Gotica.
               E ciò dal momento che essa rappresentava la zona di operazioni, già dal-
               l'agosto  1944. Consisteva in una profonda fascia  difensiva dell'ampiezza
               di circa 320 km, dal Tirreno all'Adriatico, nella quale erano state sfrutta-
               te al massimo le posizioni naturali dell'Appennino Tosco-emiliano. Le estre-
               mità laterali erano rappresentate da due  "vie", o addirittura,  "zone" di
               facilitazione:  la  Pesaro-Rimini (stretta di Cattolica) e la  Massa-La Spezia,
               fino  a  sud del Golfo  di La  Spezia (Bocca  di  Magra) che comprendeva la
               bassa valle del Magra, internandosi fino ai primi contrafforti delle Apua-
               ne ed alle alture dominanti il nodo stradale di Aulla, chiave delle comuni-
               cazioni tra La Spezia, Parma, e la Garfagnana. Esse erano state rafforzate
               con opere di fortificazione semi permanenti e permanenti, fossi  anticarro
               e  campi  minati.
                    La  saldatura tra queste due soglie naturali, rappresentata dalla Gar-
               fagnana,  Appennino  modenese,  Appennino  bolognese,  alta  Val  d'Arno,
               ed alta Valle del Tevere, cioè in pratica tutta la regione montana fino agli
               sbocchi sulla  strada di  arroccamento principale costituita dalla  via  Emi-
               lia,  rappresentava  il  tratto maggiore della  Linea  Gotica. Essa  non  corri-
               spondeva ad una linea fortificata continua, ma consisteva in linee di ostacolo
               successive sulle quali le posizioni naturali favorevoli alla difesa erano col-
               legate, dove necessario, da opere artificiali. L'avversario contava, soprat-








   II-VOLUME-QUINTO_ANNO.indd   297                                                     07/03/16   15:08
   293   294   295   296   297   298   299   300   301   302   303