Page 303 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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               dopo la liberazione della città.<9l Per oltre quattro mesi  rappresenta il Re-
               gio  Esercito  nella  parte appenninica  della  Linea  Gotica.
                    Non è facile,  a  chi non c'era, immaginare quanto i  suoi  uomini,  in
               particolare genieri e salmeristi, fecero sulla Linea Gotica negli ultimi mesi
               del  1944 e le  condizioni ambientali ed atmosferiche in cui ebbe luogo  il
               loro  impiego.  Non  solo  ufficiali  italiani,  ma  anche  alleati,  già  passati
               attraverso  la  la  Guerra  Mondiale,  dichiararono  che  il  fango  di  Francia
               e quello del Carso furono poca cosa in confronto a quello dell'Appennino
               a fine  1944. E proprio sotto l'acqua e nel fango compirono il loro dovere
               in una situazione operativa particolarmente delicata i salmeristi, i lavora-
               tori dei  reggimenti  di  fanteria  ed i genieri  della  210a.  Erano  i giorni  in
               cui i torrenti, da completamente asciutti, si trasformavano in pochi minu-
               ti  in fiumane rovinose di acqua e fango  che,  in più di una occasione, in-
               goiarono uomini e muli, i sentieri divenivano impraticabili, le strade pantani
               che  si  ingorgavano  per  continui  incidenti,  i  ponti  crollavano.

                    Con l'offensiva in pieno sviluppo i reparti alleati si trovarono in più
               d'una occasione in posizione ove non arrivava l'autocarro e, talvolta, nep-
               pure il mulo. Bisognava riparare le strade, rifare i ponti, portare i riforni-
               menti, sgomberare i feriti, preparare nuovi depositi. E questo, ripeto, fecero
               i  nostri soldati delle  divisioni  ausiliarie,  in particolare quelli  della  21 o a.
               Il  tributo  pagato  da questa  divisione  da  settembre a  novembre  1944 fu
               di 70 morti,  193 feriti,  21  dispersi, per la maggior parte tra le unità sal-
               merie. Così si esprimeva il23 ottobre 1944 in una trasmissione radio "Basic
               News",  il  Servizio  Notizie  delle  Nazioni  Unite,  sulla  21 o a  Divisione.
                    "Sulla Linea  Gotica,  sul fronte  della  5a  Armata,  opera  un'intera divisione
               italiana, che  assolve compiti di estrema importanza.  Essa  ha fatto  parte della  5a
               Armata durante tutta la risalita della penisola italiana percorrendo i sentieri nelle
               posizioni più  avanzate dove  gli alleati  avevano  i loro  schieramenti  di  mortai,  di
               mitragliatrici, di artiglierie.  Oggi,  sul fronte,  in alta  montagna, i soldati italiani



               (9)  La  lettera  con  la  quale  il  gen.  MacCreery,  comandante il  X  C.A.  britannico,  dopo
                   le  operazioni sulle  Mainarde, saluta  il gen.  Utili  dicendogli  "[ am  very  sorry  you  are
                   leaving the  10th  Corps"  significava per  il  C.I.L.:  trasferimento sul versante adriatico
                   e tramonto di  qualsiasi  speranza per gli  italiani  di  entrare a  Roma. Se  nonché il  7
                   gennaio entra a Roma una compagnia in armi del67° rgt. f.  Legnano,  quello di Mon-
                   telungo, con musica e bandiera, che nel frattempo era stato trasferito alla 210a divi-
                   sione.  Gli  alleati  avevano  dimenticato  che  nella  sa  Armata  c'era  questa  divisione
                   italiana. Vds. Articolo  "E il  7 giugno di sorpresa sfilarono gli  Italiani", Enrico Bo-
                   scardi,  " Il  Tempo",  7  giugno  1984.








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