Page 306 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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l  MILITARI  ITALIANI  SULLA  LINEA  GOTICA                       305

               senza di  unità del Regio  Esercito  sulla Linea  Gotica Oll  e di aver specifi-
               cato  nei  quadri di  battaglia  che  ha  prodotto  a  corredo  dei  suoi  studi le
               unità italiane presenti:  il  C.I.L.  (anche se  per un breve periodo), la  209a
               Divisione ausiliaria, la  228a  Divisione ausiliaria, la  2 3 F  Divisione ausi-
               liaria e la  210a  Divisione fanteria  con i  nomi dei  rispettivi comandanti.
               Dico  francamente,  però,  che  mi  sarei  aspettato  di  più.
                    Qualche dettaglio,  qualche  approfondimento  soprattutto  in  merito
               al  tipo di  contributo dato dagli  Italiani, specie dalle  salmerie.  Faccio un
                                                                     2
               esempio: l'attacco itala-americano su Monte Battaglia.0 l  Dice il  Monte-
               maggi: " ... l'affondo del battaglione II/350 della divisione 88a su Monte Battaglia
               è guidato dai partigiani della  36a Bianconcini il 27 settembre.  Kesselring che con-
               trattacca  immediatamente dal 2 7 ed i giorni seguenti  con  elementi di  sei  divisioni
               (la  362a, la  44a,  la  334a,  la  715a, la  305a e la  98a) mentre sul crinale Monte
               Acuto  - Monte  Battaglia  accorrono  in  supporto  difensivo  gli  altri due  battaglioni
               del  I/350  ed il III/350".

                    Ritengo non sia giusto parlare di attacco itala-americano solo per la
               presenza della Brigata Partigiana Bianconcini che fornì le  "guide" agli ame-
               ricani.  Non bisogna dimenticare che c'era il  12°  Reparto Salmerie (Cap.
               Balestrieri) con 450 uomini,  12  cavalli,  3 70 muli,  che  riforniva  i  batta-
               glioni  americani  a  Monte Battaglia  di  viveri,  acqua,  munizioni,  provve-
               dendo nel contempo allo sgombero dei feriti.  Il reparto italiano tra l'altro,
               dopo l'attacco,  cambiò denominazione aggiungendo  al  numero ordinale
                12°  proprio il nome  di  Monte  Battaglia.
                    Da  questo  il  mio  invito  al  Prof.  Montemaggi  ad  approfondire  le
               ricerche sull'impiego dei reparti regolari italiani oltre che dei  reparti ger-
               manici e delle formazioni partigiane. Così come non sarebbe male preci-
               sare,  tutte  le  volte  che  è  possibile,  la  forza  delle  varie  unità  partigiane
               (battaglioni,  brigate, divisioni).  I suoi  pregevoli ed  "unici" studi  risulte-
               rebbero così certamente più completi. L'invito a non trascurare le divisio-
               ni ausiliarie è un invito che faccio a tutti coloro che si dedicano a ricerche
               e svolgono studi sulla Campagna d'Italia ma non solo sulla Campagna d'I-
               talia.  Le  unità logistiche  sono  sempre  determinanti.  Bisogna  ricordarlo.
               Negli istituti militari di formazione si insegnava e s'insegna tuttora ai gio-
               vani Allievi  (ufficiali  e  sottufficiali)  che  ogni  combattente sulla  linea  del


               (11)  Rivista  Civitas,  3/1993  (luglio-settembre),  numero  dedicatO  alla  Linea  Gotica,  p.
                    84-85.
               (12)  Rivista Civitas,  311993 (luglio-settembre), numero dedicatO alla Linea Gotica, p. 103.








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