Page 14 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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               per fornire  agli  intervenuti una cornice unitaria di  riferimento che  con-
               sentirà ai  conferenzieri di  meglio  inquadrare gli  specifici  aspetti italiani
               dell'ultimo  anno  del  conflitto.

                    All'inizio del  1945 la  sconfitta della Germania e del Giappone è or-
               mai  certa  e  i  lenti  avvenimenti  che  scandiscono  inesorabilmente  questo
               ultimo scorcio della guerra, sembrano quasi preordinati, tutti caratteriz-
               zati  dalla  inarrestabile  e  progressiva  avanzata  alleata.
                    Se  il  1944 è l'anno della riscossa alleata contro le  potenze dell'Asse,
               il  1945 è l'anno della disfatta, del crollo della Germania e del Giappone.
                    E  cominciamo  il  nostro  esame  dall'Europa.
                    All'inizio dell'anno sul fronte orientale 52 deboli divisioni di fante-
               ria tedesche fronteggiano,  per  1200 km, sulla linea della Vistola,  225  di-
               visioni  di  fanteria  e  22  corpi  d'armata  corazzati  sovietici.
                    Per  di  più,  oltre alla  decisa  superiorità numerica,  5  a  l  dei  Russi,
               è da sottolineare la  loro  accresciuta  capacità di  manovra,  resa  possibile,
               oltre che dalle consistenti forniture americane, dal deciso incremento del-
               la  potenzialità  produttiva  interna.
                    E quando le forze di Konev e di Zucov, scatenano il  lO gennaio, l'at-
               tacco  nella  zona  meridionale del  fronte  a  nulla  varranno le  difese  messe
               in  atto  dai tedeschi  per fermarle.  E i diktat di  Hitler  "resistere ad ogni
               costo  senza ritirarsi"  e "ogni uomo deve  combattere dove si  trova"  non
               avranno altro risultato che rendere ancora più pesante, in termini di per-
               dite  umane,  la  ineluttabile  sconfitta.
                    In poco meno di un mese le forze sovietiche raggiungono l'Oder, cir-
               ca  300 km dalla linea di partenza, entrano sul suolo tedesco e si  posizio-
               nano a 130 km da Berlino. Solo l'allungamento delle linee di rifornimento
               costringerà  i  Russi  a  fermarsi.
                    Questa  minaccia,  così  vicina  al  cuore  della  Germania,  provocherà
               una  importante modifica  negli  schieramenti  delle  forze  tedesche.  Hitler
               decise che la difesa del Reno - anche perché riteneva che la controffensi-
               va delle Ardenne avesse avuto un effetto paralizzante sugli Alkati -deve
               essere sacrificata alla difesa dell'Oder con il trasferimento dal fronte occi-
               dentale a quello orientale di un certo numero di divisioni. Decisione che
               equivarrà a dare il via libera all'offensiva anglo americana da occidente.
                    Nell'Europa occidentale intanto il fronte era attestato sul Reno. Il ruolo
               principale nella nuova offensiva era stato affidato a Montgomery a dispo-
               sizione  del  quale  erano  state  messe  5  armate.









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