Page 19 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'ANNO  1945:  TRA  LA  GUERRA  E LA  PACE









                                                                ROMAIN  H.  RAINERO



                    Non vi è dubbio che l'evento chiave dell'anno  1945 rimane, per l'I-
               talia, la fine della guerra che interviene con la liberazione totale del terri-
               torio in seguito, sia all'avanzata alleata dal sud verso il nord, sia per effetto
               dell'insurrezione  partigiana  del  nord  che  conclude  un lungo  periodo  di
               resistenza e lo  corona con una presa del potere da parte degli  oppositori
               della Repubblica Sociale Italiana e dell'occupazione tedesca. Prima di questa
               data, la situazione generale dell'Italia appare confusa e divisa, confusa nei
               contorni esatti della sovranità italiana, specialmente al nord, e divisa, tra
               un potere legale,  un potere militare o di  occupazione ed un potere reale
               il  quale,  il più delle  volte  si  esercita  in  modo  disordinato  ed  anarchico.
               Infatti nel Nord le  strutture che la R.S.I.  di Mussolini aveva creato sotto
               l'egida di un nuovo credo fascista,  repubblicano e sociale, stavano ceden-
               do sotto il duplice condizionamento sia di un alleato il quale non lasciava
               molto spazio alla sovranità dell'alleato, sia di un territorio il quale andava
               vieppiù restringendosi a causa dell'espansione dell'effettività del possesso
               e  del  controllo  da  parte  dei  vari  raggruppamenti  partigiani.
                    Evocare il primo, cioè  "l'alleato germanico", significa per la R. S.I.,
               parlare delle intransigenze di una guerra che si combatteva, sia al sud contro
               gli alleati angloamericani, sia, dovunque nel nord contro i sempre più ag-
               guerriti gruppi partigiani. In entrambi questi casi le autorità tedesche agi-
               vano ed operavano liberamente trascurando, quasi del tutto, questa residua
               sovranità italiana fascista repubblicana. Basterà pensare alle zone della fron-
               tiera orientale dove con la creazione di speciali spazi riservati, la sovrani-
               tà era passata interamente nelle mani delle autorità germaniche. Si  vuole
               alludere alla creazione sotto gauleiter tedeschi della regione alpina, la  Ope-
               rationszone Alpenvorland, o Zona di operazioni delle regioni prealpine, e poco








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