Page 15 - L'Italia in Guerra. Il sesto anno 1945 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1945-1995)
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L'ULTIMO ANNO DI GUERRA. GLI AVVENIMENTI INTERNAZIONALI 15
La notte del23 marzo dopo un terrificante bombardamento, la gran-
diosa macchina da guerra di Moncgomery si mette in movimento nella
zona di Wesel. L'esiguo numero di tedeschi presenti in questo settore non
è cerco in grado di fermare lo slancio delle eruppe alleate. Per di più, il
desiderio dominante delle popolazioni quanto delle eruppe tedesche, è di
vedere le eruppe alleate dilagare il più possibile verso est in modo da oc-
cupare la maggior parte possibile del territorio, compresa Berlino, prima
che i Russi travolgono le deboli difese dell'Oder.
Ma questa aspirazione non si realizzerà perché, a metà aprile, dopo
aver ampliato la loro cesta di ponte sull'Oder, i russi riprendono con rit-
mo travolgente l'offensiva e nel giro di appena una settimana si spingono
fino alle porte di Berlino. Entro il 25 la città è completamente isolata ed
il 27 aprile russi ed americani si incontrano sull'Elba.
La data ufficiale della fine della guerra in Europa è la mezzanotte dell'8
maggio. Nella realtà la guerra si era conclusa, anche se frammentariamen-
te, nella settimana precedente. Il 2 maggio i combattimenti erano termi-
nati sul fronte meridionale ed il 4 maggio sul fronte occidentale. Il
documento ufficiale della resa incondizionata della Germania è firmato
con una solenne cerimonia presso il Quarcier Generale di Eisenhower a
Reims il 7 maggio.
Ed ora veniamo agli avvenimenti del Pacifico.
Agli inizi di gennaio una imponente squadra navale USA, force di·
164 navi era cui 6 corazzate e 17 portaerei di scorta, salpa dal Golfo di
Leyce nelle Filippine con il compito di sbarcare il 9 gennaio a Ligayen,
175 km a nord di Manila, 6 divisioni. L'operazione anfibia si svolge sen-
za particolari problemi e a nulla vale la disperata resistenza giapponese
contro le superiori forze americane. Alla fine di gennaio le forze alleate
raggiungono i sobborghi di Manila. Ma è solo il 4 marzo che la città potrà
considerarsi liberata quando le ultime sacche di resistenza giapponese sa-
ranno spazzate via.
Questa operazione era stata resa possibile dall'acquisizione, da parte
americana, nel corso del 1944, di una incontrastata e definitiva suprema-
zia aeronavale. La baccaglia del Mar delle Filippine del 15 giugno 1944,
nell'ambito delle operazioni per la conquista delle isole Marianne, si era
conclusa con una grave disfatta giapponese. Le perdite giapponesi erano
ammontate a 3 portaerei di squadra affondate, a 4 portaerei di scorta,
una corazzata e un incrociatore pesante gravemente danneggiaci. Ma è so-
prattutto da mettere a calcolo l'abbattimento di 480 aerei giapponesi.
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