Page 109 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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risolvere nelle riprese restavano comunque molteplici, es-
sendosi solo eliminato quello inerente al peso. Per valutar-
ne gli ambiti assegnando all’aerostiere un peso di 70 kg,
al pallone con navicella almeno 60 kg, alla fune di ritegno
lunga 1100 m altri 40 kg e 4 kg alla macchina fotografica
si arrivava ad un peso complessivo di 175 kg: ora essendo
la forza ascensionale dell’idrogeno, la maggiore in natu-
ra, pari a circa 1 kg/ m³ occorreva un pallone non inferio-
re ai 200 m³, restando così una forza ascensionale residua
di appena 25 kg! Abbattendo i carichi si poteva utilizzare
il palloncino sferico di 65 m³ per 5 m di diametro, pesan-
te appena 26 kg, con fune di ritegno di 27 kg, che con la
medesima macchina fotografica lasciava a sua volta 7 kg di
forza ascensionale residua, sufficiente in assenza di vento.
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Ma occorreva escogitare un dispositivo che facesse azio-
nare l’otturatore della fotocamera da terra, ed alleggerire al
massimo la macchina. Nei primi anni del ‘900 dispositivi del
genere per le riprese topofotografiche, primo fra tutti l’ottu-
ratore comandato elettricamente da terra, furono approntati
a opera del tenente del genio ingegnere Attilio Ranza che li
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descrisse nel suo libro, dopo averne verificata l’efficacia. E
sempre per contenere al massimo il peso da sollevare, la cor-
rente necessaria per l’alimentazione dell’elettrocalamita, era
fatta passare attraverso il cavo di ritegno, trasformato in una
sorta di conduttore bipolare, formato con due trecce di fili
d’acciaio, debitamente isolate fra loro. Della squadra addet-
ta alle riprese facevano parte otto uomini tra i quali un elet-
tricista, un meccanico, un sarto (il pallone era pur sempre
di seta), un cordaio, un fotografo e tre aerostieri. Nonostan-
te l’accennata semplificazione il costo del pallone, dell’idro-
geno, della macchina fotografica e dei vari accessori neces-
sari al funzionamento, nonché la spesa per le giornate della
squadra di serventi impiegata, restrinse l’impiego della foto
aerea dall’aerostato al solo ambito militare, affidandoli a un
apposito Battaglione Specialisti del Genio.
35 Cfr. C. tardivo, Manuale…, cit. p. 92
36 a. raNza, Fotopografia e fotogrammetria aerea. Nuovo metodo per
il rilevamento topografico di estese zone di terreno, Roma 1907
In alto: Un aerostato del Battaglione Specialisti del Genio in procinto
di sollevarsi
In basso: Un pallone utilizzato per le riprese fotografiche aeree dagli
aerostieri del Genio
Alla pagina a sinistra
In alto: Rarissima foto del Kettering AerialTorpedo in procinto di de-
collare
In basso: Altra rarissima immagine del Kettering AerialTorpedo in
fase di preparazione al decollo
parte prima - attinenze al volo 107

