Page 107 - Fiori della Pietraia - Invenzioni e Sviluppo delle tecnologie durante la Grande Guerra
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Aerofotografia archeologica
Nel corso della Prima guerra si svilupperà l’impiego della
fotografia aerea ad integrazione delle semplice osservazio-
ne aerea militare, praticata già dall’epoca delle mongolfie-
re. Lee foto prese da aerei, da aerostati o da dirigibili co-
stituivano un ritratto oggettivo ed indiscutibile di quanto
presente sul terreno, che poteva perciò essere attentamente
studiato, interpretato e valutato in ogni sua caratteristica.
La ricognizione aerofotografica, pur ostentando peculiari-
tà squisitamente militari, ebbe un esordio in ambiti com-
pletamente diversi, e precedenti all’invenzione dello stesso
aeroplano: la si utilizzò infatti in archeologia! Allo scopo ci
si avvalse di cervi volanti, di mongolfiere, di aerostati e di
draken, quest’ultimi simili sempre debitamente frenati per
consentirgli di restare in quota senza essere portati via dal
vento e di poter essere con facilità recuperati con l’ausilio
di un semplice verricello. Tecniche che si svilupparono a
partire dalla metà del XIX secolo, praticamente all’indo-
mani dell’invenzione della fotografia e, soprattutto, del ri-
dursi dei tempi di ripresa e di sviluppo. Ritenendosi che
l’immagine ripresa dall’alto con la lastra perpendicolare
all’asse ottico dell’obbiettivo, a sua volta perpendicolare al
sottostante terreno, equivalesse a una prospettiva centra-
le, cioè a un grafico che poteva essere letto come una pla-
nimetria, se ne studiò l’istallazione a bordo di palloni e
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dirigibile. E quando, dopo alcuni decenni, le fotocamere
raggiunsero dimensioni abbastanza modeste, pesi relativa-
mente lievi e tempi di scatto certamente rapidi, vennero
applicate pure a dei palloni senza equipaggio.
Al riguardo il capitano Cesare Tardivo, 1870-1953, all’e-
poca comandante della Sezione Fotografica del Battaglio-
ne Specialisti del Genio, nel suo manuale sulla topo fo-
tografia dal pallone frenato ricordava che i problemi da
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33 Dal punto di vista storico intorno al 1859-60 l’idea di scattare
foto da un pallone la ebbe per primo: “Il fotografo francese Félix
Coumachon, meglio noto con il nome d’arte di Nadar…[che] di-
mostra la possibilità di prendere fotografie dall’alto… Allo scoppio
della guerra di secessione… il Signal Corps (analogo al nostro Genio
militare) riceve l’ordine di allestire un reparto di aerostieri. Costi-
tuito nel 1861, il reparto verrà disciolto nel 1863; i palloni vengono
impiegati per osservare i movimenti del nemico, per fotografarne le
posizioni e per dirigere il fuoco dell’artiglieria.”, citazione tratta da
aa. vv., Storia dell’Aviazione, Milano 1973, vol. I, p. 4
34 C. tardivo, Manuale fotografia, telefotografia, topo fotografia dal
pallone, Torino 1911
Una ricostruzione museale del Kettering AerialTorpedo
parte prima - attinenze al volo 105

