Page 212 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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212 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
Il corredo del militare del Regio Esercito appeso al muro
quali era previsto come corredo di mobilitazione almeno sin dal 1938. 315
Intanto, elementi importanti furono le ulteriori modifiche per lo scenario bellico. Nella lo-
gica della nuova uniforme da guerra, alcune trasformazioni riguardarono anche gli elmetti:
imbottiture in pelle più scura e tonalità più marcate di verde opaco per la tinta esterna. Que-
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sto provvedimento di rendere verde scuro la calotta riguardò anche tutti i modelli disponibili
modello 15, 16 e 31, come pure quelli della Milizia, dei R. Carabinieri e degli altri corpi di
polizia, che inizialmente come si è detto avevano le parti visibili di colore nero o brunito. Del
resto con l’andare degli anni si erano prescritte norme – e altre sarebbero state prodotte durante
la guerra – molto precise a proposito della conservazione e della pittura, che doveva essere
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eseguita a spruzzo e non a pennello. A questo punto, per pure ragioni di mimetismo, il fregio
rimaneva per tutti nero, salvo alcune piccole varianti di cui si parlerà più avanti. Simile consi-
derazione venne rivolta il 17 giugno 1940 contro l’abitudine di alterare la cromia delle calotte
per puro esibizionismo: «Risulta che alcuni reparti, allo scopo di rendere brillanti le superfici
degli elmetti, provvedono a strofinarli con stracci imbevuti di olio e petrolio. A tale riguardo,
si rammenta che gli elmetti metallici debbono conservare la verniciatura opaca regolamentare,
come provengono dagli stabilimenti di produzione. In caso di riverniciatura bisogna impiegare
la vernice regolamentare, che dà all’elmetto una tinta perfettamente opaca». 318
315 AUSSME, M7, b. 287, f. dotazioni e materiali vari, circolare 10080 di Viscontini del 16/8/1938.
316 Circolare n. 164 del 17/6/1940 del Giornale Militare.
317 Circolari n. 52 del 16/6/1935, n. 87 del 16/9/1937, n. 116 e 117 del 1°/8/1939, n. 34 del 16/3/1940 e n. 3 del
1°/1/1941 delle Disposizioni speciali per l’armamento, il munizionamento e l’automobilismo.
318 Foglio d’ordini n. 164, dispensa 25 del 17/6/1940 del ministero della Guerra; F. Cappellano-L. Pierallini, L’el-
metto mod. 33, op. cit., p. 11.

