Page 216 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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216 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
Nel frattempo l’estate passò senza il crollo dell’Impero britannico, allora principale conten-
dente dell’Asse. In questo modo la necessità di utilizzare le poche risorse in fatto di acciaio,
altre leghe e metalli comportò a partire già dai primi mesi di guerra il riesame della produzione
e della distribuzione anche dei copricapi da combattimento. Il tentativo era sempre quello – in
assenza di sufficienti materie prime – di trovare succedanei o surrogati di quanto necessario.
L’autarchia e l’«oculata parsimonia» vennero molto spesso a supplire all’inadeguata politica in-
dustriale e alle continue carenze economiche, produttive e organizzative delle forniture militari.
Le cosiddette metallerie delle uniformi e qualsiasi altro particolare ferroso furono le prime vit-
time del risparmio, sostituite da altrettanti rimpiazzi più poveri. Se il simbolo per eccellenza del
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militare italiano, le stellette, venne presto surrogato con un succedaneo di stoffa, ciò era indi-
cativo di come anche gli elmetti prima o tardi sarebbero caduti vittima dei tagli nelle forniture.
Innanzitutto un particolare, su cui ci si concentrò, fu la razionalizzazione degli interni. In rela-
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zione anche alla limitazione dell’uso delle pelli conciate, per questioni economiche l’imbotti-
tura del modello 33 durante la guerra fu rivisitata. Venne infatti prodotta anche in tela (cosiddet-
ta autarchica) cerata grigio-verde o in grigio chiaro, cucita a graffetta sul lato destro. Gli anelli
rettangolari reggisoggolo divennero in leghe non ferrose autarchiche dalla scarsa resistenza. Il
sottogola infine fu talvolta sostituito da un altro in tela olona o canapa, con fibbia metallica a
scorrimento, come nei modelli 15 e 15-16.
Vari modelli di imbottiture e soggoli autarchici (collezione dell’Autore)
319 A. Viotti, L’uniforme grigio-verde, op. cit., pp. 169-188..
320 R.D.L. 12 febbraio 1940, n. 188, concernente il blocco generale delle pelli bovine ed equine.

