Page 230 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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                          Militi in servizio ferroviario metropolitano (elmetto nero) su un convoglio tedesco

                  L’approssimarsi delle ostilità comportò pure la variazione delle specifiche tonalità adottate,
               per evidenti ragioni di visibilità, soprattutto per quei reparti che accompagnavano le truppe bel-
               ligeranti al fronte. La Pubblica Sicurezza utilizzò sia l’elmetto nero che grigio-verde con il soli-
               to fregio multicolore (giallo o nero), mentre la R. Guardia di Finanza l’elmetto grigio-verde con
               fregio giallo. Come anticipato Reali Carabinieri e Milizia  cambiarono il colore della calotta e
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               dei soggoli da nero a grigio-verde, trasformando il fregio da argento o giallo in nero. Tra l’altro
               proprio nel 1941 – come accennato nel capitolo precedente – la Milizia aveva adottato un nuovo
               modello d’insegna: un fascio sormontato da una stella a cinque punte, fra due fronde di alloro
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               unite da un disco.  Interessante citare poi che mentre la Milizia ordinaria, ossia i battaglioni
               di Camicie Nere mobilitati in prima linea erano dotati del modello 33, i militi delle formazioni
               speciali (antiaerea, portuale, ecc.) indossavano molto spesso i modelli della Grande Guerra.
                  Intanto nel 1941 uscirono le nuove istruzioni sull’uniforme della Milizia. In esse venne
               stabilito l’uso per ufficiali, aiutanti, marescialli, primi capi squadra, capi squadra, brigadieri,
               vice brigadieri e camicie nere dell’elmetto per le seguenti tenute: uniforme da guerra, grande
               uniforme per il tempo di guerra e uniforme da marcia.
                  Nell’uniforme da guerra era d’obbligo con i reparti mobilitati l’elmetto (rigorosamente gri-
                                                                                             343
               gio-verde con fregio nero) oppure il berretto da campo (la cosiddetta bustina).  La grande

               341 AUSSME, M7, b. 346, f. 3, circolare n. 107/Unif. dell’11/6/1940.
               342 All’indomani del 25 luglio 1943 (e fino al suo completo scioglimento nel Regno d’Italia) la Milizia adoperò
                   un singolare nuovo emblema. All’interno del serto di alloro stilizzato, il fascio venne sostituito da due sciabole
                   incrociate, sormontate dalla corona reale; A. Spanghero-F. Lazzarini, op. cit., p. 55.
               343 Comando Generale della M.V.S.N., Istruzione sull’uniforme della M.V.S.N. (Ufficiali, Sottufficiali e Camice
                   Nere), Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1941, p. 13.
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