Page 243 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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SECONDA GUERRA MONDIALE                                     243



































                                        Un aviere sale a bordo con indosso un elmetto 33


                  Nel frattempo il comando della III ZAT fece presente all’Ispettorato, in analogia a quanto
               praticato presso le unità dell’Esercito, l’esigenza di 500 elmetti per gli avieri di guardia presso
                                                                                                        375
               gli enti aeronautici della Capitale e presso il reparto di rappresentanza della caserma Cavour.
               L’Ispettorato li richiese dunque al ministero della Guerra il 10 novembre.  Si può ritenere che
                                                                                     376
               questa richiesta sia stata esaudita solo in parte, perché nel marzo successivo il comando del 1°
               Reggimento avieri della caserma Cavour chiese alla III ZAT altri elmetti, almeno 300, perché
               i 150 distribuiti non risultavano più sufficienti. In occasione della commemorazione della fon-
               dazione dell’Arma si era infatti provveduto a chiedere in prestito 50 elmetti al magazzino di
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               Ciampino.  Non si ha l’esito di questa ulteriore istanza.
                  Intanto nel corso della primavera del 1941 emerse presso alcune istallazioni della Forza Ar-
               mata la necessità di dotare di elmetti anche le squadre antiparacadutiste e antisbarco. Di fronte
               all’impossibilità per il momento di sopperire a questa necessità, a novembre lo Stato Maggiore
               dell’Aeronautica chiese ai reparti dipendenti in modo orientativo l’ammontare complessivo,
               da inoltrare poi al ministero della Guerra. Dopo diversi solleciti, ad aprile del 1942, lo stesso
               Stato Maggiore preciserà che l’omologo dell’Esercito si era impegnato, a partire dall’agosto
               successivo, a cedere un quantitativo di elmetti di vecchio tipo, per le esigenze dei nuclei antipa-
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               racadutisti dell’Aeronautica.  La situazione però non sembrava sbloccarsi: 379
                  «Elmetti metallici. Quelli attualmente distribuiti non sono sufficienti a dotare tutto il personale
               addetto alla difesa, neppure quello maggiormente esposto come i serventi delle mitragliatrici



               375 Ivi, foglio 4811bis di Infante dell’8/10/1940.
               376 Ivi, foglio 28724 di Straziota del 10/11/1940.
               377 Ivi, foglio 41660 di Stefani del 30/3/1941.
               378 Ivi, foglio 4/7107 di Maceratini del 4/9/1942.
               379 AUSAM, 1° Reparto operazioni 1936-1943, Serie 3ª Difesa aerea, b. 36, f. 79, Relazioni critiche mensili,
                   Giugno 1942, p. 1.
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