Page 244 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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244 I 100 ANNI DELL’ELMETTO ITALIANO 1915 - 2015
ed i componenti dei nuclei antiparacadutisti. Gli aeroporti di Altura e di Pola – Monstar – Ron-
chi dei Legionari – Osoppo – Zara – Lubiana – Desenzano – Grobnico – Venezia S. Nicolò – i
Magazzini di Aviano e Ghedi, il Deposito Autoveicoli di Modena, ne sono del tutto sprovvisti.
NOTA: in agosto saranno inviati». 380
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Anche nelle isole le richieste furono continue. In Sicilia si sperava nell’assegnazione di
ulteriori 300 elmetti, indispensabili per fronteggiare le nuove esigenze dei reparti e per costitu-
ire una minima scorta. Si precisò pure che la precedente assegnazione di 150 pezzi era rimasta
completamente assorbita dalle necessità verificatesi, in seguito alla costituzione di enti e de-
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positi carburanti, con conseguente aumento della squadra antincendi. A fine giugno lo Stato
Maggiore dell’Aeronautica accordò quanto richiesto dal comando siciliano (si parla di modello
1934, sic); venne precisato che gli elmetti sarebbero stati prelevati dalla scorta accantonata
presso il 231° Magazzino di Taliedo, nei sobborghi sud-orientali del capoluogo lombardo. A
seguito di tale prelevamento pertanto la riserva del citato deposito si sarebbe ridotta da 1.174 a
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574 unità. Nel caso del Possedimento dell’Egeo invece vennero sollecitati 980 elmetti metal-
lici, già in precedenza promessi. 384
Di fronte a queste richieste, impossibili da evadere tutte, solamente in luglio la situazione
sembrò migliorare. La III Squadra aerea riferì a proposito degli aeroporto di Aquino e di Gros-
seto, che rispettivamente 2.000 e 4.000 elmetti metallici erano stati versati al IX Magazzino
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centrale dell’Acquasanta, situato lungo la via Appia Antica, nei sobborghi sud-orientali della
Capitale. Nonostante la mancata consegna dell’intero quantitativo pattuito, a quel punto in base
ai prospetti sulla situazione degli aeroporti nella difesa antiparacadutisti e contro aviosbarchi, in
genere quasi tutte le strutture operative erano dotate di quantitativi di elmetti. In alcune circo-
stanze venne pertanto richiesta una nuova dotazione, per equipaggiare anche tutto il personale
armato. 386
Le maggiori deficienze si annoveravano nelle istallazioni delle isole e d’oltremare. La Sar-
degna, la Sicilia, l’Egeo e l’Albania erano i territori dove le richieste ancora persistevano per
tutto l’autunno del 1942. 387
Non avendo riscontro sull’esito di questa specifica richiesta, si può precisare che nel settem-
bre del 1942 lo Stato Maggiore dell’Aeronautica avrebbe dichiarato, a proposito del personale
per il servizio di sorveglianza e difesa degli aeroporti, che il ministero della Guerra non dispo-
neva di elmetti da poter cedere in proposito. Tuttavia, da via XX settembre si precisò: «se la
produzione raggiungerà il previsto gettito di 50.000 elmetti al mese, si prevede, che la cessione
potrà avvenire entro il prossimo mese di ottobre». Non avendo ulteriori riscontri, si può re-
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380 Ibidem, p. 2.
381 AUSAM, Memorie storiche di enti del Ministero Difesa, b. 156, f. 37, Relazione sulla organizzazione e sul
funzionamento dei servizi di Commissariato Militare Aeronautico durante la guerra, 3° trimestre 1941-XIX
(1° luglio-30 settembre 1941-XIX), pp. 134-135.
382 AUSAM, SMA I Rep. 1° versamento, b. 52, f. 73, foglio 17545 di Straziota del 15/5/1942 e foglio 24431 di
Straziota del 23/6/1942.
383 Ivi, foglio 4/14364 del 27/6/1942.
384 AUSAM, 1° Reparto operazioni 1936-1943, Serie 3ª Difesa aerea, b. 36, f. 79, Relazioni critiche mensili,
Maggio 1942, p. 13.
385 Ibidem, p. 2.
386 AUSAM, SMA I Rep. 1° versamento, b. 109, f. 214, situazioni varie.
387 Ivi, b. 52, f. 70, sf. 2, foglio 4/25807 di Rossanigo del 4/11/1942.
388 Ivi, b. 60, f. 166, foglio 1-C/7351 del 21/9/1942.

