Page 343 - I 100 anni dell'elmetto italiano 1915-2015 - Storia del copricapo nazionale da combattimento
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SCENARI FUTURI                                        343


               terizzato da modularità, flessibilità ed espandibilità, quindi adattabile al contesto e aggiornabile
               a seconda delle innovazioni, senza dover sostituire il tutto. La vita minima garantita di un
               elmetto tecnologico rimane di: 24 mesi per i particolari in pelle, materiale plastico e i tessuti;
               cinque anni per gli elementi di protezione balistica, allungabile per un periodo equivalente a
               seguito delle debite prove tecniche di resistenza. Però, come per la moneta circolante, essa è
               costantemente rabboccata, per colmare le possibili deficienze a seguito di danneggiamento,
               perdita o usura. A seguito di nuove acquisizioni, le precedenti dotazioni vengono utilizzate di
               massima per esercitazioni o per attività in Patria. Rimanendo una dotazione individuale, ten-
               denzialmente i militari appartenenti agli stessi reparti hanno tutti le stesse spettanze, ma può
               capitare di trovarsi in particolari scenari operativi con modelli di diversa consistenza o prove-
               nienza industriale.
                  Nel quadro delle iniziative volte ad incrementare la protezione del personale ed ammoder-
               nare nel contempo i relativi materiali per esempio lo Stato Maggiore dell’Esercito ha avviato,
               a partire dall’esercizio finanziario 2008, l’acquisizione di un elmetto di nuova generazione,
               capace di sopportare una minaccia con velocità 50≥ 650 m/s. Esso è composto di fibra arami-
               dica, assemblato con una matrice di resina termoplastica (processo che assicura un’omogenea
               e resistente struttura ideale da indossare per applicazioni balistiche). La calotta balistica è as-
               semblata al sistema di sospensione senza l’impiego di viti. Tale soluzione consente quindi una
               maggiore resistenza, in quanto non sono presenti punti di frattura. Sono disponibili due versioni
               base di casco: medio e grande. Il programma aveva la previsione (2008-2010) di completare
               la dotazione della Forza Armata su un’aliquota di circa 25.000 unità. Essendo il costo unitario
               fissato a circa 130 euro (IVA inclusa) il preventivo di spesa si aggirava di poco sopra ai 3 milioni
               di euro. In tale settore l’obiettivo era, in primo luogo, quello di soddisfare le esigenze del fuori
               area, derivanti dall’approntamento dei contingenti di Forza Armata destinati ad operare nei di-
               versi terreni operativi e dal loro mantenimento. Del resto secondo il Regolamento sulle uniformi
               dell’Esercito del 2009 l’elmetto è previsto con l’uniforme di servizio e combattimento, versione
               “Combattimento” invernale (Sc.Cbt.I.) o estiva (Sc.Cbt.E.), corredato di telo antiriflesso. 519

                        Immagine pubblicitaria per
                           i volontari dell’Esercito,
                           raffigurante l’uso “fuori
                   ordinanza” di un telino mimetico
                   straniero. Notare i modelli relativi
                             a forniture differenti.
























               519 Stato Maggiore dell’Esercito, Regolamento sulle uniformi dell’Esercito, Roma 2009, p. 16.
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