Page 105 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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Le uniformi, i distintivi, L’equipaggiamento e L’armamento               105

              schini a taglio interno orizzontale aperti in corrispondenza del penultimo botto-
              ne in basso, lunghi otto centimetri e dotati di rinforzo alto circa 16 millimetri.

              Pantaloni
                 Simili nel taglio a quelli dei sottufficiali, i pantaloni di panno turchino, ob-
              bligatori con la grande divisa e con quella mista, erano dotati di tasche a taglio
              interno orizzontale aperte sotto la cintura ed ornati da una banda in “nastro di
              tessuto di filato d’oro” larga tre centimetri per tutti gli ufficiali, applicata sulle
              cuciture esterne del gambale; d’estate, con la piccola divisa e con la divisa
              ordinaria era consentito l’uso di pantaloni simili confezionati però con tessuto
              leggero turchino e privi di banda.

              Camicia, cravatta, guanti e calzatura
                 La cravatta era in seta nera, a striscia o a nastro, di “gros” o di “faille”, alta
              circa due centimetri e mezzo e lunga tanto “da permettere la formazione di una
              nocca, o nodo doppio a due passanti” lungo in tutto 13 centimetri.
                 La camicia era dotata di sparato liscio, ma erano tollerate anche camicie
              “con riparti e pieghe”, di colletto dritto ed inamidato alto quattro centimetri e
              mezzo e di polsini semplici ad un solo bottone mentre erano vietate camicie “di
              colore” e “con sparati a sbuffi e a ricami”.
                 Come calzature gli ufficiali indossavano mezzi stivali oppure stivaletti con
              inserti laterali in elastico, in entrambi i casi di pelle nera; erano proibiti stivalet-
              ti con bottoni, disegni o finte oppure in pelle verniciata “salvo in casi di ballo
              o veglie”.
                 I guanti erano in pelle bianca.

              Cappotto e cappello cerato
                 Tollerato con la pioggia ma solo a bordo e mai sotto le armi, il cappotto
              cerato era di guttaperca ed aveva lo stesso taglio dello spencer ma con le falde
              lunghe fino a metà polpaccio.
                 Abbinato al cappotto cerato, col tempo piovoso e durante le guardie, in na-
              vigazione, l’ufficiale poteva far uso del cappello “sud-est” di guttaperca o di
              tela cerata.
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