Page 104 - Il Corpo di spedizione italiano in Cina 1900-1905 - Organizzazione, uniformi e distintivi
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104 Il Corpo dI SpedIzIone ItalIano In CIna - 1900-1905
A terra, col tempo piovoso, il berretto poteva essere protetto da una fascia
di tela cerata nera.
Cappotto
Definito anche “soprabito” dal Regolamento, il cappotto degli ufficiali era
in panno turchino scuro aderente al busto, tagliato a doppio petto e chiuso me-
diante due file parallele di sei bottoni di metallo dorato – dei quali solo cinque
venivano abbottonati - con le falde tagliate a campana e lunghe in modo tale da
“giungere dieci centimetri sopra la rotella del ginocchio”; il collo del cappotto
era rovesciato e largo tre centimetri ed aveva le estremità tagliate ad angolo
retto guarnite dalle stellette.
Nella parte posteriore, lungo la cucitura delle falde al busto, erano fissati ad
otto centimetri di distanza l’uno dall’altro due bottoni, al disotto dei quali erano
poste due tasche verticali lunghe 16 centimetri coperte da una mostra triango-
lare munita di bottone alla punta inferiore.
Il cappotto non aveva paramani mentre sulle spalle erano montati gli stessi
passanti prescritti per il pastrano.
Spencer
Lo spencer degli ufficiali, “tollerato a bordo, con la divisa di fatica fuori
servizio, in navigazione, e nell’interno degli stabilimenti marittimi” era in pan-
no turchino, a due petti incavalcati sul davanti per una lunghezza di 23 centime-
tri, chiuso da due file parallele di cinque bottoni di metallo dorato ognuna, poste
a 13 centimetri di distanza l’una dall’altra; era lungo fino a metà coscia – l’orlo
inferiore doveva giungere a 16 centimetri di distanza dal ginocchio – ed era
dotato di tasche a taglio interno orizzontale sui fianchi, lunghe 12 centimetri e
con una “finta di rinforzo” alta tre centimetri, poste a 15 centimetri di distanza
dall’orlo inferiore dello spencer.
Il collo, largo quattro centimetri e mezzo nella parte rovesciata, era guarnito
di stellette metalliche mentre le maniche erano prive di paramano.
Sullo spencer si portavano gli stessi passanti prescritti per il pastrano ed il
cappotto.
Panciotto
Definito anche “farsetto” il panciotto era in panno turchino in tutte le sta-
gioni, tagliato ad un petto e chiuso da cinque bottoncini di metallo dorato, con
una scollatura a forma di mandorla sufficiente “a lasciar scorgere 20 centimetri
in altezza dello sparato della camicia e 14 centimetri nella larghezza massima
dello sparato stesso” e dotata di risvolto arrotondato, detto “stola”, largo al
massimo cinque centimetri nel punto più ampio della curva.
Il panciotto era inoltre dotato di fodera posteriore in satin nero e di due ta-