Page 404 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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do quei criteri che riteneva più appropriati alle sue esigenze di ricerca e di pro-
duzione editoriale: preminentemente in base alla materia (o «principio di perti-
nenza»), all’area geografica, alla periodizzazione cronologica o, ancora, alla
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tipologia documentaria .
Su questa attività di «riconfigurazione» degli archivi, che solo apparentemen-
te «facilita[va] le ricerche», permettendo di reperire le carte ma solo come
«oggetti singoli», privandole di quella pienezza di significato data unicamente
dal loro complesso organico, pensiamo possa essere utile soffermarci su alcuni
casi specifici.
La prima testimonianza rintracciata è la già citata Istruzione sull’Uffizio mili-
tare del R. corpo di Stato maggiore, e sull’ordinamento dell’Archivio del mede-
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simo del 1856 che, oltre a contenere indicazioni sulle procedure seguite per la
fruizione degli archivi conservati dall’Ufficio militare, allora esclusivamente
interna, dava disposizioni sui metodi da utilizzare per il loro riordinamento .
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L’archivio era suddiviso in sette nuclei documentari. Il primo era composto
dalle carte dei campi d’esercitazione delle truppe e ogni campo era distinto
dall’anno di svolgimento. Il secondo e il terzo nucleo inglobavano, rispettiva-
mente, i documenti delle campagne del 1848-1849 e quelli della guerra «d’O-
riente» (guerra di Crimea), sottoposti a «un lavoro speciale di classificazione» e,
successivamente, rilegati in volumi «portanti il titolo della categoria di materia».
Nel quarto aggregato documentario dovevano confluire le memorie e gli scrit-
ti, classificati «a seconda del loro oggetto», sistemati «per categoria di materia»
e suddivisi in «due serie»: la prima, costituita da 25 «cartelle» (unità di conser-
vazione), «segnate da A a Z», tra cui le cartelle «U» e «V» che custodivano la
corrispondenza «confidenziale» trasmessa dal Ministero della guerra negli anni
1849-1853, e da 2 «cartelle» contenenti i temi d’istruzione degli ufficiali del
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Corpo; la seconda formata da 2 «cartelle segnate da Aa - Bb (serie in corso)» .
Il quinto complesso accorpava le memorie degli ufficiali del Corpo di Stato
73 Per un excursus sintetico, ma completo, della storia e delle prerogative dei diversi «metodi
di ordinamento» dell’archivio cfr. e. lodolini, Lineamenti di storia dell’archivistica ita-
liana. Dalle origini alla metà del secolo XX, Roma, NIS-La nuova Italia scientifica, 1991,
passim; id., archivistica…cit., pp. 147-159, 191-238 e 299-316.
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AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 1, s.fasc. 3. Copia anastatica della
disposizione in s. orlando, La regolamentazione della consultazione…cit., pp. 333-348.
Come in precedenza, delle varianti, apposte dal luog. col. Enrico Giustiniani sull’esempla-
re esaminato, segnaleremo quelle da noi considerate degne di nota.
75 Art. 9°, Classificazione ed ordinamento delle carte e manoscritti e piani dell’Uffizio mili-
tare, paragrafi 37-47.
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All’interno di ogni unità di conservazione figurava l’elenco delle memorie in essa racchiu-
se con il relativo numero dei fascicoli.

