Page 407 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito 407
rimarcava che, per suddividere le carte, la Sezione storica, inquadrata, ricordia-
mo, all’interno dell’Alto comando, avrebbe seguito il «concetto fondamentale»
già rigorosamente usato dall’Ufficio storico del Comando del Corpo di Stato
maggiore per la compilazione delle relazioni ufficiali delle guerre passate: «pre-
cedenti della campagna, teatro d’operazioni, apparecchi militari, ordinamento
delle forze, mobilitazione e radunata, Comando supremo, operazioni delle varie
armate, servizio di Artiglieria e Genio, parchi, servizi di intendenza, perdite e
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ricompense, ecc.» . Nella circolare del Comando supremo n. 274, sempre dello
stesso mese, come metodi praticati dalla Sezione storica per sistemare i docu-
menti degli enti e reparti operativi venivano indicati quelli «cronologico» e
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«sistematico» . E ancora, per assicurare la conservazione di tutto quanto poteva
«riuscire utile alla documentazione della storia della nostra guerra», con la circo-
lare n. 601, emanata dal Comando del Corpo di Stato maggiore nell’ottobre del
1919, si stabiliva la «fisionomia» che i comandi delle grandi unità territoriali,
enti temporaneamente consegnatari, dovevano dare ai carteggi provenienti dai
comandi mobilitati. Oggetto della nuova «classificazione», finalizzata a facilita-
re la fase di consultazione, dovevano essere il carteggio e i documenti relativi
alle operazioni di guerra, all’organizzazione difensiva, alla costituzione delle
grandi unità e dei singoli reparti; le pratiche inerenti all’istruzione e alla discipli-
na delle truppe, alla costituzione e al funzionamento dei servizi, compresi quelli
riguardanti le popolazioni civili; le fotografie della guerra, incluse quelle esegui-
te dagli aerei; le pubblicazioni effettuate dai singoli comandi (istruzioni e rego-
lamenti, monografie dei lavori di difesa e di speciali impianti, ecc.); le pubblica-
zioni di carattere propagandistico (opuscoli, manifesti, giornali per il soldato,
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relazioni di conferenze, ecc.); i documenti eventualmente tolti al nemico .
83 Promemoria R. esercito, Comando supremo, Riparto operazioni, Ufficio affari vari, Circa
la raccolta della documentazione di guerra, 19 giu. 1915, a cura del gen. Armando Diaz,
capo del Riparto operazioni, indirizzato al sottocapo di Stato maggiore dell’Esercito, in
AUSSME, Archivio dell’Ufficio storico, b. «MS e circolari delle memorie».
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Circolare R. esercito, Comando supremo, Riparto operazioni, Ufficio affari vari, Docu-
menti riflettenti la storia della campagna, 26 giu. 1915, n. 274, a firma del sottocapo di
Stato maggiore gen. C.[arlo] Porro, indirizzata agli uffici del Comando supremo e, p.c.,
all’Intendenza generale, in ibidem.
85 Circolare Comando del Corpo di Stato maggiore, Reparto operazioni, Ufficio storico,
Conservazione dei documenti della guerra e trasmissione dei relativi elenchi, 3 ott. 1919,
n. 601, in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Copie ecce-
denza di circolari varie». Con l’obiettivo di uniformare gli archivi fin dalla fase formativa
e di facilitare la ricerca dei documenti, quando l’Ufficio storico l’avrebbe richiesti ai centri
di mobilitazione, criteri simili a quelli del 1919 venivano suggeriti anche in una circolare
del Ministero della guerra, emanata nel giugno del 1943 e indirizzata agli enti produttori.
Cfr. circolare Ministero della guerra, Gabinetto, Classificazione ed eliminazione atti del

