Page 408 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 408
408 Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI
Sottili indizi sui criteri di riordinamento si trovano nelle parole dei colonnelli
Adriano Alberti e Nicolò Giacchi, capi dell’Ufficio storico. Il primo, nel contri-
buto presentato al X congresso della Società nazionale per la storia del Risorgi-
86
mento italiano , tenutosi nel 1922, esprimeva un sentimento di «rammarico» per
aver dovuto rispettare il principio di provenienza nella sistemazione di una parte
dei documenti della Prima guerra mondiale che, fino a quel momento, erano stati
«catalogati come furono ricevuti [e non per materia], per la necessità di poter
carteggio degli enti mobilitati, 15 giu. 1943, n. 209430.2.8.5, a firma del sottosegretario di
Stato gen. Antonio Sorice, indirizzata al Comando Gruppo armate sud, al Comando Grup-
po armate est, al Comando superiore FFAA isole italiane dell’Egeo, al Comando FFAA
della Sicilia, ai comandi delle armate, al Comando FFAA della Sardegna, ai comandi dei
corpi d’armata e, p.c., al Comando supremo, allo Stato maggiore del R. esercito, all’Ispet-
torato FFAA delle terre d’Oltremare, ai comandi generali dell’Arma dei CCRR, della R.
guardia di finanza e della MVSN, ai comandi difesa territoriali, alle direzioni, ispettorati e
uffici autonomi del Ministero della guerra, in arChivio dell’uffiCio storiCo del CoMan-
do Generale dell’arMa dei Carabinieri [d’ora in poi AUSCGAC], Documentoteca, fasc.
665.14.
86
Nel novembre 1906, durante i lavori del primo congresso di storia del Risorgimento ita-
liano, in corso di svolgimento presso il Castello sforzesco di Milano, veniva presa la de-
cisione di dar vita alla Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano, pensato
come un organismo centrale per il coordinamento di tutte le iniziative concernenti la sto-
ria per l’indipendenza e l’unità italiana. La Società, costituita nella primavera del 1907, e
successivamente eretta in ente morale nel maggio 1914, aveva come scopo quello di pro-
muovere la conoscenza e la diffusione della storia del nostro Risorgimento, tramite anche
la ricerca, negli archivi pubblici dello Stato, i municipi e i privati, di documenti riguardan-
ti la storia contemporanea d’Italia e la loro «comunicazione» agli studiosi, pubblicandoli
integralmente, o in parte, o illustrandoli con speciali monografie; l’acquisto, per impedirne
la sparizione, delle carte esistenti presso i privati o l’attività di persuasione, nei confron-
ti dei possessori, per favorirne il deposito presso musei o altri istituti pubblici al fine di
renderle accessibili a tutti; la raccolta completa degli atti diplomatici dei governi italiani e
stranieri che si riferivano al Risorgimento italiano; la riunione di tutti gli atti delle assem-
blee, dei governi rivoluzionari, dei comitati, delle società, «palesi e segrete», sorte durante
il periodo della lotta per l’unificazione dell’Italia o che lo avevano preparato; la pubbli-
cazione di un periodico dedicato alle vicende risorgimentali. Sulla Società, che nel 1937
confluiva, insieme al Comitato nazionale per la storia del Risorgimento, nell’Istituto per
la storia del Risorgimento italiano, cfr. soCietà nazionale Per la storia del risorGiMento
italiano, Schema di statuto approvato nella seduta 9 novembre 1906 del primo congresso
storico del Risorgimento italiano, Milano, Tipografia Fratelli Lanzani, 1907; id., Origine,
programma, opera, Roma, s.e. [Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano],
1929; XXV anni di vita della Società nazionale per la storia del Risorgimento (cronisto-
ria), Roma, Consiglio centrale della Società, 1933; M. baioni, La «Religione della Pa-
tria». Musei e istituti del culto risorgimentale (1884-1918), Quinto di Treviso (TV), Pagus
Edizioni, 1994 (Collana «I fronti della storia», diretta da M. isnenGhi), passim.

