Page 532 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            preservazione permanente: ci riferiamo ai carteggi, non destinati al versamento
            agli Archivi di Stato, della Direzione generale del personale militare del Ministe-
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            ro della Difesa e dei centri documentali (ex distretti) .
               Tutto ciò dimostra come l’Ufficio storico dell’Esercito abbia ormai profonda-
            mente introiettato le «nuove» ragioni della conservazione delle carte che custo-
            disce – il cui valore di «memoria-fonte» (a scopi culturali) prevale oggi su quel-
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            lo di «memoria-autodocumentazione» (a scopi pratici e giuridici)  – e assunto
            una  responsabilità  «pubblica»  di  fronte  alla  propria  istituzione,  alla  comunità
            degli appartenenti alla Forza armata e, segnatamente, alla collettività.
               Ma lasciamo volentieri ad altri studi e ad altri studiosi il compito di analizza-
            re e valutare il contributo effettivo dato, dopo il 1946, dall’Esercito repubblicano
            alla vita culturale del Paese e alla sua memoria storica.


















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                Su tali iniziative cfr. e. Pino, Esercito: storiografia e archivi, in CoMMissione  italiana
               di storia Militare, II convegno nazionale di storia militare…cit., pp. 26-28; «Bollettino
               dell’Archivio dell’Ufficio storico», I (2001), 1, in part. n. della volPe, editoriale, pp.
               7-10 ed e. lodolini, Primo approccio all’Archivistica, pp. 16-17; Ministero della difesa,
               CoMMissione italiana di storia Militare, Archivistica militare…cit., in part. a. zarCone, il
               «Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico dello Stato maggiore Esercito»: la sfida nella
               comunicazione specializzata, pp. 71-77, a. Gionfrida, Il lavoro di redazione nel Bolletti-
               no dell’Archivio dell’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito: gli aspetti archi-
               vistici e storico-istituzionali, pp. 89-100, a. zarCone, Il progetto di unificazione degli ar-
               chivi storici dell’Esercito in un archivio unico di FA: l’Ufficio storico dello Stato maggio-
               re dell’esercito, pp. 157-162 e a. Gionfrida, I versamenti all’Archivio dell’Ufficio stori-
               co dello Stato maggiore dell’Esercito dall’approvazione del testo unico sui beni culturali,
               pp. 163-172; a. zarCone, Le recenti disposizioni dell’Ufficio storico dello Stato maggiore
               dell’Esercito relative alla tutela del patrimonio storico/documentale della Forza armata,
               in «Bollettino dell’Archivio dell’Ufficio storico», XI (2011), 21-22, pp. 157-163.
            51   Sulla trasformazione della concezione di «utilità conservativa» nella storia degli archivi
               cfr. i. zanni rosiello, Spurghi e distruzioni di carte d’archivio, in L’archivista sul confi-
               ne. Scritti di Isabella Zanni Rosiello, a cura di C. binChi-t. di zio, Roma, Ministero per i
               beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 2000 (Pubblicazioni degli
               Archivi di Stato, Saggi, 60), pp. 273-303.
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