Page 540 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 540

540                                          Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI


            locale, 138), pp. 92-98; M. Grossi, La classificazione come strumento per la gestione
            documentale nella pubblica amministrazione del Regno d’Italia, in La metodologia
            per la definizione dei piani di classificazione in ambiente digitale, a cura di e. aGa
            rossi-M.  GuerCio,  Roma,  Scuola  superiore  della  pubblica  amministrazione,  2005
            (Testi e strumenti, 3), pp. 77-101.
            Sulla storia degli archivi statali postunitari cfr. anche Le riforme crispine, I, Ammi-
            nistrazione statale, Milano, Giuffrè, 1990 (Archivio ISAP, n.s., 6), in part. l. Mon-
            teveCChi, Il Ministero degli interni: gli archivi e le informazioni, pp. 415-446 e G.
            tosatti, Il Ministero degli interni. Le origini del casellario politico centrale, pp.
            447-485; G. tosatti, L’anagrafe dei sovversivi italiani: origini e storia del casella-
            rio politico centrale, in «Le Carte e la Storia», III (1997), 2, pp. 133-150; id., il
            lavoro di Monsù Travet: l’organizzazione degli uffici pubblici tra Ottocento e Nove-
            cento, in Le fatiche di Monsù Travet. Per una storia del lavoro pubblico in Italia, a
            cura di a. varni-G. Melis, Torino, Rosenberg & Sellier, 1997, pp. 45-59; s. alonGi,
            «Fascicolo  in A8».  Genesi  e  forme  del  casellario  politico  della  Questura  (1872-
            1982) conservato all’Archivio di Stato di Bologna, in Spigolature d’archivio. Con-
            tributi di archivistica e di storia del progetto «Una città per gli archivi», a cura di a.
            antonelli, Bologna, Bononia University Press, 2011, pp. 45-69; f. Pizzaroni, Gli
            archivi degli organi centrali dello Stato, in archivistica speciale, a cura di G. bon-
            fiGlio-dosio, Padova, CLEUP, 2011, pp. 17-52.
            Tenendo  conto  delle  diverse  cornici  storico-istituzionali,  legislative  e  concettuali
            rispetto a quelle del Regno d’Italia, in tema di gestione documentaria sono stati presi
            in considerazione anche i contributi di r. de feliCe, La classificazione degli atti
            negli archivi moderni, in «Rassegna degli Archivi di Stato», XXIV (1964), 2-3, pp.
            215-242; id., Per la formazione dei titolari d’archivio, in «Rassegna degli Archivi di
            Stato», XXVII (1967), 1, pp. 59-86; L’archivio moderno nella pubblica amministra-
            zione. Manuale per la organizzazione, tenuta e funzionamento degli archivi correnti
            e di deposito, Roma, Ed. ANAI, 1969 (Fonti e studi di storia, legislazione e tecnica
            degli archivi moderni, 1); id., Il concetto di archivio e la classificazione archivistica,
            in «Archivi e Cultura», XVI (1982), pp. 27-52; id., L’archivio contemporaneo. Tito-
            lario e classificazione sistematica di competenza nei moderni archivi correnti pub-
            blici e privati, Roma, NIS, 1988; Labirinti di carta. L’archivio comunale. Organiz-
            zazione e gestione della documentazione a 100 anni dalla circolare Astengo. Atti del
            convegno nazionale, Modena, 28-30 gennaio 1998, Roma, Ministero per i beni e le
            attività  culturali,  Direzione  generale  per  gli  Archivi,  2001  (Pubblicazioni  degli
            Archivi di Stato, Saggi, 67), in part. G. Penzo doria, La linea dell’arco. Criteri per
            la redazione dei titolari di classificazione, pp. 72-103 e a. sPaGGiari, La classifica-
            zione in archivistica, pp. 56-71; La metodologia per la definizione di piani di classi-
            ficazione in ambiente digitale, a cura di e. aGa rossi-M. GuerCio, Roma, Scuola
            superiore della pubblica amministrazione, 2005 (Collana Testi e strumenti, 3); M.
            GuerCio, Archivistica informatica. I documenti in ambiente digitale, Roma, Carocci
                       2
            editore, 2010  (Beni culturali, 36).
            Un  panorama  dei  principi,  strategie  e  pratiche  che  hanno  presieduto,  nel  periodo
            ottocentesco e novecentesco, alla politica di produzione-conservazione-trasmissione
   535   536   537   538   539   540   541   542   543   544   545