Page 11 - Il Comando Supremo e i suoi archivi - Inventario del fondo F-1 dell’AUSSME - Istituzioni e fonti militari, 11
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Prefazione
’ Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito conserva
un patrimonio documentario inestimabile relativo alla Grande Guerra e le
I
L carte del Comando Supremo del Regio Esercito rappresentano una fonte
importantissima per lo studio della direzione strategica del citato conflitto e per i
rapporti politico-strategici tra la sfera politica governativa e i vertici militari incaricati
della condotta delle operazioni al fronte. Il fondo F-1 Comando supremo-vari uffici, è
sicuramente il complesso documentario più importante, in quanto custodisce le carte
di tutti gli organi del Comando supremo, tra cui l’Ufficio operazioni del 1918 che
rappresentò, nel periodo di Diaz, il vero centro di pianificazione e organizzazione
del conflitto. Il lavoro di riordino di tale fondo, affidato alla dottoressa Nadia
Bagnarini, valente archivista professionista, si è concluso con la redazione di un
inventario analitico che oltre a valorizzare le carte del Comando Supremo, attraverso
una inventariazione e una sapiente applicazione del metodo storico, ha permesso
all’autrice di ricostruire le vicende istituzionali dell’alto comando dell’esercito e la
storia dei suoi archivi.
Nell’ambito di una progressiva collaborazione interforze, necessaria anche nel
campo storiografico e archivistico militare, si ringrazia l’Ufficio Storico dello Stato
Maggiore Difesa per avere sostenuto questa iniziativa ed aver compreso nella propria
collana istituzioni e fonti militari, la pubblicazione dell’inventario in parola.
Un ringraziamento finale va all’autrice, per le sue indubbie capacità professionali,
che le hanno permesso di portare a termine il complesso lavoro di riordino ed
inventariazione.
Il Capo dell’Ufficio Storico dello SME
Col. c. (cr) s. SM Fabrizio Giardini
I S. tranI, Il Regio Esercito e i suoi archivi-una storia di tutela e salvaguardia della memoria
contemporanea, Roma, Stato Maggiore Difesa-Ufficio Storico, 2013, in particolare pp. 351-439.