Page 14 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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chi li scorge, un pescatore che dondola la sua canna, un   Si trattò esclusivamente di fantasia, di sogni mitici o in
                 pastore o un contadino, appoggiato l’uno al suo basto-  quelle pur esagerate descrizioni si cela un fondo, un nu-
                 ne e l’altro all’aratro, resta sbalordito ritenendoli dèi in   cleo di verità? Che siano stati tutti i casi ricordati dalle
                 grado di solcare il cielo. E già s’erano lasciati a sinistra   cronache storiche sempre mere illusione appare statistica-
                 le isole di Samo, sacra a Giunone, Delo e Paro, e a de-  mente improbabile, rientrando anche queste rievocazioni
                 stra avevano Lebinto e Calimne, ricca di miele, quan-  nell’ambito delle esagerazioni ma non certo dell’assoluta
                 do il ragazzo cominciò a gustare l’azzardo del volo, si   falsità. In tal caso, tuttavia, quali testimonianze possono
                 staccò dalla sua guida e, affascinato dal cielo, si diresse   addursi, se non proprio a conferma, almeno a supporto
                 verso l’alto. La vicinanza cocente del sole ammorbidì la   di quelle tanto enigmatiche manifestazioni? Rispondere è
                 cera odorosa, che saldava le penne, e infine la sciolse:   semplice proprio  per la miriade di tracce materiali arriva-
                 lui agitò le braccia spoglie, ma privo d’ali com’era, non   te sino a noi e che sarebbero del tutto inspiegabili se non
                 fece più presa sull’aria e, mentre a gran voce invocava il   prendessimo in considerazione che l’esperienza del volo,
                 padre, la sua bocca                                   seppure effimera e limitata, sia stata vera!
                 fu inghiottita dalle acque azzurre, che da lui presero il   Dei tre ambienti terrestri quindi, due, -quelli dell’acqua e
                 nome. Ormai non più tale, il padre sconvolto: “Icaro!”   dell’aria, attraverso una facile esperienza- non permettono
                 gridava, “Icaro, dove sei?” gridava, “dove sei finito? Ica-  il sostentamento passivo, a meno di non risultare più leggeri
                 ro, Icaro!” gridava, quando scorse le penne sui flutti, e   delle rispettive densità. Condizione, questa, definita galleg-
                 allora maledisse l’arte sua; poi ricompose il corpo in un   giamento e di gran lunga più nota per l’acqua che per l’aria.
                 sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto. 4  Eppure una mongolfiera ad aria calda o un pallone pieno


               4  Da ovidio, Metamorfosi, Libro Ottavo, (Mito di Dedalo e Icaro),   In alto: Agia Galini, Creta: statue dedicate al mito di Icaro e Dedalo.
               Commento.                                               Nella pagina a fianco: una mongolfiera.




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