Page 97 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
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a contatto con il mozzo dell’elica: i suoi due cilindri fuo-  quando con i compressori si cercava di favorire l’alimen-
               riescono dalla carenatura dorsale, raccordandosi con un   tazione dei motori in alta quota: quel motore a vapore,
               grosso tubo alla caldaia.                               bruciando richiedeva poco ossigeno, riuscendo perciò a
                 L’aereo, costruito in California, spicca per la sua silen-  volare dove i normali stentavano.
               ziosità, (va ricordato che i coevi motori a stella o in linea   Forse per emulare l’interesse suscitato da quella realizza-
               non avevano alcun silenziatore e in funzione erano assor-  zione e forse in maniera del tutto indipendente, si rintrac-
               danti) e per assenza di asfissianti gas di scarico, che peral-  cia un secondo motore a vapore per impiego aeronautico,
               tro nessuno all’epoca supponeva fortemente tossici, decol-  realizzato nel 1933. Nella fattispecie si tratta di un motore
               la tra sbuffi di bianco vapore che, già all’avvio del motore,   a stella a 3 cilindri disposti a 120°: evidentissima la somi-
               circondano la carlinga.                                 glianza con un analogo a benzina. Anche in questo caso
                 A circa 1600 giri al minuto, quel singolare motore ero-  la combustione in caldaia avveniva bruciando gasolio, con
               gava, stando all’articolo, una potenza di 150 CV e la sua   un’erogazione di 70 CV, e un numero di giri massimo di
               riserva di acqua era sufficiente per un’autonomia di 400   2000 al minuto. Identica la disposizione della caldaia e del
               miglia, oltre 600 km. I vantaggi decantati, oltre alla silen-  condensatore, diversa quella dei serbatoi dell’acqua posti
               ziosità, non insignificante in ambito militare, soprattutto   appena dietro ai cilindri, sul cui albero stava fissata un’e-
               quando ancora gli aerei nemici erano individuati solo con   lica a 4 pale.
               gli aerofoni, la scarsa infiammabilità e la sua notevole auto-  Un esemplare, perfettamente ricostruito nel 2000, è at-
               nomia. La caldaia, infatti, bruciava gasolio, quanto di più   tualmente esposto nel Savannah Science Museum.
               lontano si possa immaginare dalla benzina avio, e dalla sua
               propensione ad incendiarsi.
                 Vi era, però, un altro vantaggio ancora, che nell’articolo
               non mancava di essere ampiamente evidenziato, proprio




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