Page 94 - Il sogno del volo - Dalla Terra alla Luna. Da Icaro all'Apollo 11
P. 94

L’aereo a vapore                                         Nato nel 1841 a Muret e deceduto nel 1925 a Tolosa, di-
                                                                       plomatosi ingegnere nel 1857 si dedicò all’attività d’inven-
                 Il volo del dirigibile a vapore confermò due fondamenta-  tore. Tra le sue invenzioni più note un apparecchio telefo-
               li adozioni: quella del motore e quella dell’elica. La prima   nico che perfezionava quello di Bell, comparso nel 1880, il
               serviva a garantire, alla seconda di girare, premessa indi-  primo a riunire in una unica impugnatura l’auricolare con
               spensabile per il moto nell’aria, mancando qualsiasi altra   il microfono, soluzione da allora rimasta immutata e che
               superficie di contatto. Questa connotazione sarebbe stata   gli fruttò notevoli proventi. A partire dagli anni ’70 iniziò
               la medesima, anche per un eventuale mezzo volante più   ad interessarsi del volo ed in particolare della portanza.
               pesante  dell’aria  che,  nella seconda  metà  dell’ottocento,   Grazie a dei finanziamenti segreti avviò lo studio e la re-
               restava ancora un traguardo utopico proprio per la man-  alizzazione di tre apparecchi per il volo. Il primo da lui
               canza di un’adeguata forza motrice. Nell’aereo, infatti, il   battezzato Eole fu disponibile nel 1890 e il 9 ottobre venne
               motore oltre a determinare la propulsione avrebbe dovuto   provato sulla pista.
               anche fornire il sostentamento in quota, ovvero svilup-  Stando alla sua testimonianza, suffragata per la verità da
               pare una sufficiente portanza. Questa, essendo funzione   alcuni osservatori, quella stranissima macchina sarebbe
               della velocità rispetto all’aria, implicava potenze fino ad   stata il primo aeroplano della storia in quanto riuscì a sol-
               allora indisponibili nella necessaria leggerezza. Il motore   levarsi sia pure di pochi centimetri per un tratto di appena
               a vapore del Giffard, ad esempio, con i suoi scarsi 3 hp,   cinquanta metri. Seguì un secondo volo nel 1891, osserva-
               non si prestava in alcun modo a fornire la spinta necessa-  to con attenzione dalla dirigenza militare che gli commis-
               ria per il sollevamento. Costituiva soltanto un interessante   sionò un secondo areo. Questo, definito Avion II Zephyr,
               precedente di cui tenere debito conto. E fra primi ad in-  monterà un motore a vapore bicilindrico ultra leggero ca-
               traprendere la strada dell’elaborazione di un motore a va-
               pore sufficientemente leggero e potente per far innalzare
               un velivolo più pesante dell’aria, vi fu un altro ingegnere
               francese: Clement Ader .                                In alto: raffigurazione del brevissimo sollevamento dell’Eole.
                                    11
                                                                       Nella pagina a fianco: in alto, ritratto di Ader e raffigurazione di un
                                                                       pipistrello con le ali spalancate; sotto, raffigurazione grafica e prototi-
               11  Cfr. P. Lissarague, Clèment Ader, inventeur d’avions,. Tolosa 1990.  po dell’Avion III.





               9 4          IL SOGNO DEL VOLO
   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98   99