Page 48 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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complesse. Si ebbe così il roncone, arma inastata con lama   definita in genere scure se usata per il taglio degli alberi
               uncinata a doppio filo, o raffio, con puntale, o cuspide, con   e ascia se usata per lavorare i tronchi. Considerata arma
               sporti, o denti, e due bandelle per il fissaggio all’asta.   da botta, in fazione rurale è più corretto, invece, ritenerla
                  In alcuni casi al raffio si unì pure, dalla parte opposta,   da taglio, vulnerando sempre con la parte tagliente: non
               una scure o un falcione, rendendo l’arma, per il suo ec-  fu usata negli eserciti greci né romani, ma fu tipica delle
               cessivo peso, solo da parata. Se ne trova menzione dagli   orde germaniche e vichinghe. Nel Medioevo trovò impie-
               inizi del XIII secolo fino alla metà del XVI.           go nelle truppe appiedate, che riuscivano a infliggere, suo
                                                                       tramite, amputazioni nette di arti e persino decapitazioni.
               La scure
                  Fu uno dei primi attrezzi dell’umanità, difatti se ne
               trovano persino esemplari in pietra appena scheggiata.
               In epoca più recente fu realizzata in bronzo e quando fi-  In alto: repertorio di armi rurali derivate dalla roncola.
               nalmente in ferro, con foro passante per il manico, ebbe   Nella pagina a fianco, a sinistra e in alto a destra: scure da boscaiolo.
               un unico filo parallelo o perpendicolare allo stesso. Viene   Nella pagina a fianco, in basso a destra: mannaia da macellaio.



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