Page 93 - Il Controllo del Territorio - da Federico II di Svevia all'Arma dei Carabinieri
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obiettivo la conquista di Roma, in virtù della sua valenza   Per la Storia, quel mesto tramonto fu provocato dalla
               politica. Ma quelle premesse non ebbero ulteriore segui-  comparsa di Pipino II di Héristal (†714), nipote per parte
               to in quanto l’offensiva si esaurì rapidamente lungo la di-  materna di Pipino di Landen (†639) e per parte paterna di
               rettrice mediterranea. Mentre i Longobardi si radicavano   Ansegiso di Metz (†685), già maggiordomo dell’Austrasia
               nel Meridione, i re merovingi, esautorati dalla nobiltà e   nel 681 e padrone della Neustria nel 687. Da lui trarranno
               dai suoi massimi rappresentanti – i cosiddetti “maggior-  origine i Carolingi e il loro Impero: dinastia nuova e mi-
               domi” – iniziarono a brillare per impotenza riducendo-  raggio vecchio! Per il resto del mitico capostipite sappia-
               si la loro autorità a vuoto formalismo. La sopraggiunta e   mo soltanto che si batté valorosamente contro i Frisoni, le
               imprevedibile espansione islamica compromise irrimedia-  cui incursioni martirizzavano il Nord del Paese; che ebbe
               bilmente il disegno di una trionfale avanzata verso sud,   un figlio illegittimo di eccezionali capacità militari, Carlo
               obbligando Dagoberto (610-639), ultimo rappresentante   Martello (†741) e che lo incoraggiò a incrementare la guerra
               della dinastia, a una netta diversione. Da quel momento,   contro quei barbari pagani. Quanto al giovane Carlo, grazie
               perciò, le sue iniziative militari si spostarono a est, verso la   alle innumerevoli vittorie conseguite, ben presto si guada-
               Germania e il Danubio, dove ottennero alquanti succes-  gnò un ruolo di netta preminenza nell’ambito della diri-
               si. Disgraziatamente, questi non bastarono a conservare   genza del regno, assimilabile secondo diversi studiosi a una
               quella rudimentale monarchia e, del resto, non bastarono   sorta di reggenza. A distanza di pochi anni la sua rinomata
               neppure a cancellare l’idea di uno Stato indiviso di grande   esperienza militare si dimostrò provvidenziale, permetten-
               estensione.                                             dogli di selezionare un contingente di guerrieri temprati,




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